giovedì, Marzo 28, 2024
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Abitare il Metaverso: a day in a life o a life in a bit

“Le utopie appaiono oggi assai più realizzabili di quanto non si credesse un tempo. E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva? … Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie. E forse un secolo nuovo comincia”

Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev[1]

Sommario: 1. Il Metaverso: così è, se vi pare – 2. Un Metaverso di possibilità commerciali – 3. Abitare stabilmente il Metaverso: l’Influencer virtuale – 4. Conclusioni e prospettive future

  1. Il Metaverso: così è, se vi pare

Ormai da qualche mese il termine Metaverso è entrato nel vocabolario collettivo dopo che il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha annunciato, a fine ottobre 2021, il rebranding del marchio, proprietario anche di WhatsApp e Instagram, riunendo tutti i servizi del gruppo sotto il nome di Meta, in virtù anche del nuovo prodotto lanciato, il Metaverso. Nel presentare quest’ultimo, Zuckerberg lo ha definito come “il successore dell’internet mobile: un set di spazi digitali interconnessi che ti lascia fare cose che non puoi fare nel mondo fisico”, aggiungendo che “la prossima piattaforma sarà ancora più immersiva: un internet incarnato dove sei nell’esperienza, non la stai solo guardando”, e permetterà di provare “una sensazione di presenza, come se fossi proprio lì con un’altra persona o in un altro posto”: “potrai teletrasportarti istantaneamente come un ologramma per essere in ufficio senza percorrere il tragitto, ad un concerto con gli amici, o nel soggiorno dei tuoi genitori per chiacchierare”. Inoltre, “potrai spendere più tempo su quello che ti interessa, risparmiare il tempo nel traffico, e ridurre la tua impronta ecologica. Pensa a quante cose fisiche possiedi oggi che potrebbero essere semplicemente ologrammi in futuro. La tua tv, il tuo impianto di lavoro perfetto con schermi multipli, i tuoi giochi da tavolo eccetera: invece di cose fisiche assemblate in fabbrica, saranno ologrammi progettati da creatori in tutto il mondo”[2].

La prospettiva delineata da Zuckerberg apre le porte a nuove forme di interazione che vanno ben oltre la quotidiana condivisione di messaggi e contenuti cui siamo stati abituati dall’avvento dei social network e delle piattaforme di messaggistica[3]. Ogni utente ha, infatti, la possibilità di abitare il Metaverso tramite il proprio avatar 3D, che può prendere le sembianze desiderate[4] e viene controllato tramite una tecnologia altamente immersiva (come, ad esempio, tramite l’uso di visori per la realtà virtuale) che consente di partecipare attivamente ad una esperienza che diventa, in questo modo, iperrealistica[5].

Si tratta, dunque, di una e vera e propria dimensione sociale parallela che va realizzandosi tendendo a modificare e sostituire le dinamiche sociali quotidiane. L’esperienza non è più solo umana: l’io non è solo io, ma anche avatar, e l’avatar vive l’esperienza dell’io nel Metaverso. Notevoli saranno le implicazioni sociali, economiche, giuridiche commerciali, filosofiche ed etiche, che certamente deriveranno da questo contesto. Alcune di queste implicazioni, invero, stanno già verificandosi, preparando il terreno per altre che verranno, modificando inevitabilmente il concetto di realtà cui siamo abituati[6].

  1. Un Metaverso di possibilità commerciali

La creazione di questo mondo digitale “parallelo” ha, come diretta conseguenza, l’instaurarsi di dinamiche sociali altrettanto parallele a quelle esistenti nella quotidianità offline.

Alcuni risvolti sono già venuti in luce: si pensi, ad esempio, al primo caso di molestie sessuali subite da una “inquilina” del Metaverso[7], che hanno suscitato lo sdegno della popolazione social ma che, al contempo, hanno evidenziato come questo nuovo mondo abbia bisogno di regole. Queste ultime devono certamente richiamare i principi condivisi nel mondo reale, ma, al contempo, si devono adattare ad una situazione nuova senza precedenti[8].

La vita in un mondo non fisico ma “phigital” non rappresenta, invece, una novità dirompente per le aziende o, almeno, per alcune di esse: già ad oggi le realtà virtuali abitate dagli avatar degli utenti vedono concretizzarsi, in un certo senso, questo genere di scenari. Un esempio lampante è ciò che accade nel mondo del gaming, dove il fenomeno della “gamification” vede coinvolte sempre più aziende che utilizzano le piattaforme di gioco come mercato per i propri prodotti, realizzati e commercializzati, in quel contesto, a misura di avatar[9].

Il fatto che il Metaverso si imponga come un vero e proprio mondo rappresenta inoltre l’apertura di un nuovo canale per le vendite online e soprattutto per la pubblicità virtuale. Trasportando la vita di ciascuno in un mondo digitale, infatti, il consenso alla profilazione sembrerebbe reso “geneticamente” dall’utente nell’atto stesso di esistere come ente totalmente virtuale. Ogni espressione facciale, ogni battito cardiaco, ogni secondo in più o in meno passato a fissare qualcosa potrebbero essere misurati e tracciati, aprendo la strada alla targetizzazione dei profili sempre più capillare[10].

Se l’azione di marketing fosse poi efficace, anche nel mondo virtuale ogni desiderata avrebbe un costo, così come accade nel mondo reale. I risvolti dell’avvento del Metaverso, dunque, sono anche di natura puramente finanziaria. La valuta corrente è la c.d. cryptocurrency [11]: come è stato rilevato, infatti, “la finanza nel metaverso è alimentata dalla blockchain”[12].

Anche la compravendita di beni immobili presenti nel Metaverso si muove sugli stessi binari: l’acquisto di “terreni”[13], infatti, consiste nell’acquisto di un NFT, al pari di quello che potrebbe essere l’acquisto di un’opera d’arte[14] con cui arredare la propria casa virtuale[15].

Ad ogni modo, oltre che un mercato, il Metevarso rappresenta una nuova occasione di socialità. Non mancano dunque gli eventi a cui invitare il proprio partner virtuale, come i concerti o gli spettacoli teatrali, ora fruibili in modo pieno, completo, con una visione e una prestazione sonora che non è più limitata alla posizione del posto a sedere che lo spettatore ha acquistato[16]. Allo stesso modo, si potrà partecipare alle gare degli sportivi con una prospettiva nuova, che permetterà anche l’interazione con i propri beniamini oltre che con gli amici[17].

  1. Abitare stabilmente il Metaverso: l’influencer virtuale

In questo contesto così pieno di possibilità non stupisce, dunque, che alcuni inquilini del Metaverso stiano prendendo lì la propria residenza fissa. Si tratta di personaggi esistenti solo nel mondo virtuale, che non hanno la necessità di collegarsi e scollegarsi dalla piattaforma per tornare, periodicamente, alle esigenze e ai doveri della vita reale. È il caso degli influencer virtuali, i primi veri abitanti del Metaverso.

Questo genere di “personalità” ha trovato terreno fertile inizialmente in Asia, dove il fenomeno si è sviluppato prendendo ispirazione dalla cultura manga. Con questo termine ci si riferisce alla cultura delle storie a fumetti giapponesi, che appassiona i giovani creando dei veri movimenti sociali di emulazione che ne condizionano il modo di vestire e di comportarsi, sia in oriente sia, ad oggi, nel mondo occidentale[18].

L’influencer marketing realizzato tramite influencer virtuali permette alle aziende di sfruttare un personaggio completamente controllabile da un punto di vista estetico e, soprattutto, da un punto di vista comunicativo: non solo queste “personalità del web” saranno sempre esteticamente immuni da qualunque segno dell’età che avanza, ma non potranno nemmeno mai essere coinvolte in scandali o gaffe[19]. L’appeal che esercitano sui fruitori dei social network, inoltre, è indubbio, tanto che nomi come Lil Miquela[20], Noonoouri[21] e Rozy[22] (per citarne alcuni divenuti famosi su Instagram) sono ormai noti alle migliaia di followers che hanno accumulato sui rispettivi profili – pur essendo gli esempi presenti anche su diversi altri social, come lo streamer virtuale CodeMiko celebre su Twitch. Non è un caso, dunque, se queste personalità hanno guadagnato il favore delle aziende, tanto da arrivare a partecipare anche ad alcune sfilate, come nel caso di Lil Miquela che ha preso parte alla Prada Fall Winter 2018/2019 a Milano “assumendo il controllo” dell’account Instagram ufficiale di Prada durante l’evento[23].

Far vivere questi personaggi nel Metaverso permetterebbe di interagire con gli utenti in maniera più diretta, rendendo l’esperienza comunicativa del tutto realistica e immersiva. Questa potenzialità ha dunque determinato l’avvio di diverse collaborazioni, sponsorship e partnership con i creatori di quelli che sono diventati, a pieno titolo, gli abitanti più stabilmente presenti del Metaverso.

  1. Conclusioni e prospettive future

Stante quanto rilevato, sorge spontaneo chiedersi quale futuro riservi l’esperienza del Metaverso, sempre più concreta e permeante nella realtà “tradizionale”.

È stato rilevato che “Il Metaverso ha una caratteristica peculiare che è anche la sua forza: non ponendo limiti all’immaginazione e alla creatività dei propri utenti, tutto è possibile”[24].

Certamente, dunque, le possibilità che vengono offerte sono innumerevoli ed è questo il momento migliore per sviluppare strategie e competenze da spendere in un mercato che, pur presentandosi come parallelo, muove capitali economici presenti nel mondo che ancora oggi abitiamo e conosciamo. Ciò vale per tutti i professionisti: dagli esperti di comunicazione ai sostenitori dell’influencer marketing, dalle figure dell’area commerciale ai content creator. Tuttavia, da questo elenco non devono essere esclusi tecnici, giuristi, economisti, politici e altri professionisti che, sebbene a prima vista operino in una dimensione più reale e meno virtuale, saranno in realtà i veri disegnatori del perimetro di operatività di un mondo che sarà, in fin dei conti, abitato dagli stessi esseri che popolano quello che conosciamo, solo con un aspetto differente.

 

[1] Citazione in epigrafe di Huxley, Il mondo nuovo (Brave New World), traduzione di Lorenzo Gigli, Oscar Mondadori, Milano 1991.

[2] Il passaggio dell’intervista è riportato da Caroselli, Monteleone, Metaverso, virtual influencer e NFT: come sarà la nuova socialità senza limiti all’immaginazione, Agenda Digitale, 25.01.2022, disponibile qui: https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/metaverso-virtual-influencer-e-nft-come-sara-la-nuova-socialita-senza-limiti-allimmaginazione/; BORTOLETTO, La vita che vorremmo: perché il metaverso non è solo una rivoluzione tecnologica, EuropaToday, 05.12.2021.

[3] CAROSELLI, MONTELEONE, ivi.

[4] REDAZIONE ANSA, Metaverso, su Facebook e Instagram arrivano gli avatar in 3D, Ansa, 02.02.2022.

[5] STOCHINO, Metaverso, tutto l’hardware che serve per vivere in una realtà aumentata e alternativa, Agenda Digitale, 28.12.2021.

[6] CAROSELLI, MONTELEONE, ivi.

[7] A. Lombardi, “Aggredita sessualmente nel Metaverso”. La denuncia di una ricercatrice fa scattare la reazione di Meta: “Distanza di sicurezza tra gli avatar”, La Repubblica, 14.02.2022, disponibile qui: https://www.repubblica.it/esteri/2022/02/14/news/metaverso-337711044/

[8] Si veda, per un commento sul tema da un punto di vista giuridico, ORLANDINI, Social network e molestie online: il Metaverso come nuovo “locus commissi delicti”?, Ius in Itinere, 28.12.2021, disponibile al seguente indirizzo: https://www.iusinitinere.it/metaverso-e-palpeggiamento-40977

[9] SIMIONATO, VALLI, Gamification marketing: che cos’è e quali sono i rischi giuridici, Il Sole 24 ore NetPlus, 23.05.2021, disponibile al seguente indirizzo: https://24plus.ilsole24ore.com/art/gamification-marketing-che-cos-e-e-quali-sono-rischi-giuridici-AEUwDmK

[10] DAL CO, LONGO, Metaverso, nuovo business della rete? Ecco gli scenari, Agenda Digitale, 09.12.2021.

[11] Un approfondimento sul tema delle criptovalute è disponibile qui: SANTILLI, Il movimento Cypherpunk: le origini delle criptovalute, Ius in Itinere, 27.09.2019, disponibile al seguente indirizzo: https://www.iusinitinere.it/il-movimento-cypherpunk-le-origini-delle-criptovalute-23475; IACOBUCCI, Le criptovalute: protagoniste dell’economia digitale, Ius in Itinere, 10.07.2019, disponibile al seguente indirizzo: https://www.iusinitinere.it/le-criptovalute-protagoniste-delleconomia-digitale-21765.

[12] DAL CO, LONGO, ivi.

[13] Un esempio di acquisto celebre di proprietà immobiliari nel Metaverso è stato raccontato, ad esempio, da MARINO, Fan di Snoop Dogg spende 450mila dollari per diventare suo vicino di casa.. Nel Metaverso, disponibile qui: https://tech.everyeye.it/notizie/fan-snoop-dogg-spende-450mila-dollari-casa-metaverso-557460.html.

[14] Sull’acquisto di opere d’arte sotto forma di NFT si veda, per maggiore approfondimento, SIMIONATO, NFT, immagini e copyright: il caso Emrata, Ius in Itinere, 10.05.2021, disponibile al seguente indirizzo: https://www.iusinitinere.it/nft-immagini-e-copyright-il-caso-emrata-38537

[15] DAL CO, LONGO, ivi.

[16] Esempi di concerti organizzati nel Metaverso sono stati resi noti, ad esempio, da PILLONI, Take Off sarà il primo rapper a creare un festival nel metaverso, disponibile qui: https://www.hotblockradio.it/2021/12/15/take-off-sara-il-primo-rapper-a-creare-un-festival-nel-metaverso/; MASTINU, Un concerto virtuale di Justin Bieber nel Metaverso: tutti i dettagli, disponibile qui: https://www.optimagazine.com/2021/11/10/un-concerto-virtuale-di-justin-bieber-nel-metaverso-tutti-i-dettagli/2237048.

[17] DAL CO, LONGO, ivi.

[18] VELTRONI, Perché i manga hanno conquistato i nostri ragazzi, Corriere della Sera, 01.11.2021; ZACCAGNINO, CONTRARI, Manga: il Giappone alla conquista del mondo, in Limes, 31.10.2007.

[19] MADDALENA, I virtual influencer sono i primi abitanti del metaverso. E potrebbero generare un giro d’affari di 13,8 miliardi di dollari, in Forbes, 22.11.2021.

[20] https://www.instagram.com/lilmiquela/

[21] https://www.instagram.com/noonoouri/

[22] https://www.instagram.com/rozy.gram/

[23] REDAZIONE MAM-E, Virtual influencer: chi sono le celebri abitanti del Metaverso, disponibile qui: https://mam-e.it/virtual-influencer-chi-sono-le-celebri-abitanti-del-metaverso/.

[24] CAROSELLI, MONTELEONE, ivi.

Elisa Simionato

Trainee Lawyer e Legal Researcher Classe 1995, nel 2019 Elisa Simionato si laurea con lode presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Padova, discutendo una tesi intitolata “La tecnologia Blockchain e le criptovalute nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo” (relatore Prof. Riccardo Borsari), nella quale declina l’interesse per le nuove tecnologie con quello per il diritto commerciale e i profili di internazionalità dello stesso. Dopo la laurea, dando seguito alle numerose esperienze all’estero compiute durante gli anni universitari (fra le altre, Dresda, Mülheim, Spalato, Budapest) si trasferisce a Praga presso uno Studio Legale Internazionale, dove si occupa di corporate and media law. Tornata in Italia, svolge la pratica forense inizialmente presso uno Studio boutique del Veneziano dove, sotto la guida dei professori cafoscarini Ticozzi e Sicchiero, si abilita al patrocinio sostitutivo, e, successivamente, presso il dipartimento Digital IP/IT di Legalitax - Studio Legale e Tributario. Oggi è Associate di ICT Legal Consulting. Si occupa di nuove tecnologie, privacy, ICT e compliance e, al contempo, si dedica alla redazione di articoli di approfondimento giuridico per diverse testate, in particolare Ius in Itinere. Email: simionatoelisa0@gmail.com Linkedin

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