venerdì, Marzo 29, 2024
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Accuse di plagio musicale che hanno fatto scalpore: Led Zeppelin vs Spirit

In cosa consiste il plagio [1]? Con questa espressione, derivante dal latino plagium [2] (furto, rapimento), ci si riferisce, nell’ambito del diritto d’autore, all’appropriazione, tramite copia totale o parziale, della paternità [3] di un’opera dell’ingegno altrui. Nel campo musicale il plagio è stato assai spesso oggetto di attenzione da parte della giurisprudenza e, in particolare,  la problematica più rilevante è l’individuazione dei criteri generali utili per poterne riconoscere la presenza.

Per quanto, ad oggi, non esistano regole precise per l’identificazione del plagio di una composizione musicale (infatti è diffusa linea di pensiero che sia necessario procedere con una valutazione caso per caso [4]), molte sono le linee di pensiero esistenti. Se, infatti, da un lato alcuni giudici hanno ritenuto che affinché sussista il plagio tra due composizioni sia sufficiente l’ascolto comparativo tra i due brani [5], altri, d’altro canto, hanno ritenuto [6] che fosse necessario uno studio più approfondito, e che il focus dell’attività d’indagine sulla presenza o meno del plagio dovesse essere costituito dal legame di genesi creativa tra l’autore e la sua opera. Tre le certezze:

1) Il plagio consiste nella riproduzione dell’opera altrui (sia pubblicata che inedita) spacciandola per propria;
2) Non vi è invece plagio se l’opera viene riprodotta per uso privato;
3) La punibilità per il reato di plagio sussiste non solo in caso di dolo, ma anche per colpa;

A questo punto sorge spontanea la domanda: Quali sono i criteri applicati dai giudici nella risoluzione delle controversie aventi ad oggetto il plagio musicale?
Anzitutto, prima ancora di verificare se un’opera possa costituire plagio di un’altra, è necessario, anzi fondamentale, verificare che l’opera copiata sia effettivamente oggetto di tutela [7]. Tale circostanza può sussistere solo in un caso, ovvero quando l’opera possieda i caratteri dell’originalità e della creatività nella misura richiesta dal diritto d’autore. Per citare un esempio famoso nell’ambito della musica leggera, nella sentenza del 24 novembre 1999 della Corte di appello di Milano (Albano Carrisi vs Michael Jackson) è stato stabilito che “[…] Non è tutelabile dal diritto di autore il brano di musica leggera che, per la semplicità della melodia, simile a numerosi precedenti, sia carente del requisito dell’originalità. E’ pertanto da ritenersi esclusa la configurabilità del plagio in relazione a tale brano […] ” [8].
Una volta appurato ciò, si deve passare al confronto comparativo tra le due opere, per verificare se vi sia uguaglianza tra le stesse. Con riferimento alla musica leggera, dai più ritenuta priva di un forte carattere di originalità, si guarda, più che alle strofe, al ritornello.
Con la sentenza n. 9854 del 15 giugno 2012 della Suprema Corte di Cassazione ha individuato alcune condizioni affinché il ritornello di una composizione possa definirsi un plagio le quali, ovviamente, non saranno oggetto di valutazione del giudice stesso ma di perizia tecnica da parte di un CTU, e sono:

a) i due ritornelli devono presentare una successione di note del tutto somigliante (con conseguente equivalenza di larga parte della struttura melodica);
b) il nucleo centrale delle due composizioni deve ruotare intorno alla stessa successione di note del ritornello, cioè quella combinazione di note maggiormente idonea a contraddistinguere il brano e ad imprimersi nella memoria degli ascoltatori;
c) la sola diversità ritmica dei due ritornelli non è sufficiente a conferire al ritornello il carattere della creatività. Devono infatti concorrere anche i due elementi della melodia e della armonia. [9]

Andiamo ora ad esaminare una delle vicende giudiziarie più famose relative al plagio musicale, ovvero il processo che ha visto coinvolto il celeberrimo gruppo dei Led Zeppelin. La causa ebbe inizio nel 2014, con la denuncia innanzi ad un Tribunale Federale di Los Angeles di Michael Skidmore, rappresentante legale di Randy Wolfe, chitarrista degli Spirit, gruppo rock attivo dagli anni Sessanta agli anni Novanta del secolo scorso, che nel 1968 (tre anni prima dell’uscita di “Stairway To Heaven”, uscito, per l’appunto, nel 1971) realizzò il riff [10] di “Taurus”, pezzo strumentale dal quale, secondo l’accusa, è stata copiata l’apertura del celebre brano dei Led Zeppelin.

Il verdetto del 2016 della giuria federale di Los Angeles [11] non solo assolse gli Zeppelin, ma escluse completamente la sussistenza del plagio, stabilendo altresì che l’arpeggio di chitarra in apertura di “Stairway to heaven” non era “intrinsecamente simile” alle note di “Taurus”. La vicenda, tuttavia, non finì lì, in quanto, sempre nel 2016, una giuria federale composta da tre giudici della nona corte d’appello della California determinò [12] l’irregolarità procedurale del procedimento di primo grado in quanto “non era stato possibile ascoltare il pezzo originale siglato da Randy California, ma solamente una registrazione live. Inoltre il giudice distrettuale avrebbe sostenuto, sbagliando, che il copyright non copre le scale cromatiche, gli arpeggi e le sequenze di tre note, influenzando il parere della giuria” [13].

Ad oggi, ancora non si è giunti ad una risoluzione definitiva della controversia. Certo, gli Zeppelin non sono nuovi ad accuse di plagio, “The Lemon Song’” sarebbe in qualche modo ispirata al blues “Killing Floor’” di Howlin Wolf e “Bring It on Home” ha un’introduzione molto simile alla omonima canzone di Willie Dixon, portata al successo da Sonny Boy Williamson, in ogni caso al momento non si può fare altro che aspettare e vedere cosa ne penserà la nuova giuria californiana.

[1]Da non confondere con la “contraffazione”, che invece consiste nello sfruttamento economico dell’opera altrui, senza il consenso dell’autore, come nel caso della pirateria informatica).

[2] Il primo caso documentato in cui il termine “plagio” è stato usato con il significato di “plagio letterario” si ritrova nell’epigramma 52 del poeta romano Marziale (I secolo), che lamentava il fatto che un rivale avesse letto in pubblico i suoi versi spacciandoli per propri.

[3] Con l’espressione “appropriazione della paternità dell’opera” ci si riferisce all’azione di chi si dichiara autore dell’opera dell’ingegno senza avere alcunché a che fare con la sua creazione.

[4]Cfr: articolo di G. Ammassa, “Il plagio musicale”, disponibile qui:  https://www.dirittodautore.it/la-guida-al-diritto-dautore/loggetto-del-diritto-dautore/le-opere-musicali/il-plagio/?cn-reloaded=1.

[5]Cfr. R. Caso, “Plagio e creatività: un dialogo tra diritto e altri saperi”, disponibile qui: .

[6] V. supra

[7]Cass. civ., Sez. VI–1, Ordinanza del 2 marzo 2015, n. 4216, disponibile qui: http://www.altalex.com/documents/news/2015/03/09/cassazione-civile-sez-vi-1-ordinanza-02-03-2015-n-4216.

[8]Sentenza del 24 novembre 1999 della Corte di appello di Milano, disponibile qui: http://www.lawtech.jus.unitn.it/images/Plagiarism/Music/appello%20milano%2024%20novembre%201999%20-%20carrisi%20c.%20jackson%20sentenza%20integrale.pdf 

[9]Cfr: ;

[10] “Il riff è una frase musicale (ossia una successione di note con una propria identità espressiva, come lo è in linguistica la frase di un discorso) che si ripete frequentemente all’interno di una composizione e che viene utilizzato di solito come accompagnamento”, definizione disponibile qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Riff;

[11]United States District Court, Central District of California, Case No. CV 15-3462 RGK (AGRx), April 8, 2016, disponibile qui: http://mcir.usc.edu/inplay/Documents/skimore.summaryjugement.pdf;

[12]United States District Court of Appeals for the Ninth Circuit, Case No. 16-56057, disponibile qui: http://cdn.ca9.uscourts.gov/datastore/opinions/2018/09/28/16-56057.pdf;

[13]Cit. da: “Stairway to heaven, Led Zeppelin ancora a processo per plagio”, articolo del 29/09/2018 disponibile qui: https://tg24.sky.it/intrattenimento/2018/09/29/stairway-to-heaven-led-zeppelin-plagio.html;

Valentina Ertola

Dott.ssa Valentina Ertola, laureata presso la Facoltà di Giurisprudenza di Roma 3 con tesi in diritto ecclesiastico ("L'Inquisizione spagnola e le nuove persecuzione agli albori della modernità"). Ha frequentato il Corso di specializzazione in diritto e gestione della proprietà intellettuale presso l'università LUISS Guido Carli e conseguito il diploma della Scuola di specializzazione per le professioni legali presso l'Università degli Studi di Roma3. Nel 2021 ha superato l'esame di abilitazione alla professione forense. Collaboratrice per l'area "IP & IT".

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