lunedì, Ottobre 14, 2024
Labourdì

APE SOCIAL, APE PRECOCI e Rendita Integrativa Temporanea Anticipata: le novità introdotte dalla legge di stabilità 2017

 L’APE SOCIAL è introdotta dalla legge di bilancio 2017 (l. 232/2016) che dedica una serie di commi del primo articolo ad alcune novità riguardanti le pensioni, prevedendo in particolare l’APE SOCIAL ed APE PRECOCI.  Inoltre, alcune disposizioni riguardano il lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni  per cui la legge di stabilità del 2017 prevede l’applicazione ‘Rendita Integrativa Temporanea Anticipata’ (cd. RITA). È stato firmato il decreto attuativo della legge di stabilità del 2017 dal Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni come disposto dai commi 185 e 202 dell’articolo 1 della suddetta legge, che prevede  “Le modalità di attuazione […] sono disciplinate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge”.

La legge prevede al comma 179 dell’articolo 1, in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 e solo per gli iscritti all’agenzia generale obbligatoria (AGO), un’indennità (denominata APE SOCIAL) per una durata non superiore al periodo intercorrente tra la data di accesso al beneficio e il conseguimento dell’età anagrafica prevista per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia (fissato oggi dal decreto legge 101/2011 articolo 24 comma 6: lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO oggi fissata a 65 anni; lavoratrici autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO oggi fissata a 65 anni e 6 mesi; per i lavoratori autonomi la cui pensione è liquidata a carico dell’assicurazione generale obbligatoria è oggi fissato a 66 anni).  Tale APE SOCIAL spetta ai disoccupati che non fruiscono di ammortizzatori sociali, a dipendenti e autonomi che prestano assistenza al coniuge o a parente di primo grado convivente affetto da grave disabilità (dal momento della domanda e da almeno sei mesi) e ai lavoratori (dipendenti o autonomi) con riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74% e che siano in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. Inoltre, l’APE SOCIAL spetta anche a coloro che hanno svolto lavori usuranti da almeno 6 anni e continuativamente, “per tali lavori è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni“, come si legge alla lettera d) del comma 179 art.1 della legge di stabilità 2017. A titolo esemplificativo si segnala che possono essere considerati lavoratori che hanno svolto un lavoro usurante: operai di industria estrattiva, edilizia e manutenzione edifici; conduttori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni; conduttori di convogli ferroviari e mezzi pesanti; personale viaggiante ferroviario; personale professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con attività in turni; operatori ecologici; ecc.  Ulteriore requisito per l’idoneità ad ottenere il pensionamento ‘anticipato’ (APE SOCIAL) è la cessazione dell’attività lavorativa ed il non essere già in possesso di un trattamento pensionistico diretto.  Tale indennità è erogata mensilmente dall’INPS  ed è pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione.  Si segnala che la somma sbloccata per l’APE SOCIAL risulta essere “nel limite di 300 milioni di euro per l’anno 2017, di 609 milioni di euro per l’anno 2018, di 647 milioni di euro per l’anno anno 2019, di 462 milioni di euro per l’anno 2020, di 280 milioni di euro per l’anno 2021, di 83 milioni di euro per l’anno 2022 e di 8 milioni di euro per l’anno 2023”.  Così come previsto dal comma 186 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2017.

L’APE PRECOCI  invece, è destinata a coloro che hanno iniziato la loro attività lavorativa prima dei 19 anni (cd. lavoratori precoci).  Le disposizioni riguardanti tale misura si rinvengono nei commi da 199 a 205 dell’articolo 1 della legge di stabilità del 2017, questi sono rivolti a coloro in possesso degli stessi requisiti previsti per gli idonei all’APE SOCIAL; la rilevante differenza riguarda la circostanza secondo cui è necessario il possesso di almeno un anno di contribuzione per lavoro effettivo svolto prima del compimento del 19esimo anno di età. In questo caso il contributo “è riconosciuto a domanda nel limite di 360 milioni di euro per l’anno 2017, di 550 milioni di euro per l’anno 2018, di 570 milioni di euro per l’anno 2019 e di 590 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020”.

Le scadenze per ottenere tale APE SOCIAL e PRECOCI (anticipo pensionistico) sono fissate al 15 luglio per coloro che hanno raggiunto i requisiti nel 2017, tuttavia, saranno prese in considerazione anche le domande proposto entro il 30 novembre con l’unico limite della disponibilità dei fondi di cui sopra. La scadenza per coloro che raggiungeranno i requisiti nel 2018 è fissata, invece, al 30 novembre 2018. Presentata la documentazione all’INPS questa si riserva di rispondere entro il 15 ottobre e 30 giugno (per le rispettive scadenze già menzionate) avendo tre possibilità: potrà infatti, comunicare la prima decorrenza utile per il ricevimento del sussidio (qualora il soggetto risulti essere in possesso di tutti i requisiti prescritti dalla legge); l’INPS inoltre, potrà confermare l’APE e posticipare la decorrenza del sussidio (tale misura è prevista nel caso in cui il richiedente sia in possesso dei requisiti ma i fondi siano insufficienti); infine, l’INPS potrà rifiutare l’erogazione della pensione nel caso in cui il richiedente sia in carenza dei requisiti.

Misura analoga all’APE SOCIAL è prevista per i dipendenti pubblici (come si legge nel comma 191 dell’articolo 1 della legge dell’11 dicembre 2016 n°232), a cui si applica la ‘Rendita Integrativa Temporanea Anticipata’ (cd. RITA) “decorrente dal momento dell’accettazione della richiesta fino al conseguimento dei predetti requisiti di accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio e consistente nell’erogazione frazionata, per il periodo considerato, del montante accumulato richiesto”. Si segnala che è in atto, all’interno della P.A., la riduzione delle piante organiche come disposto dal decreto legge 101/2013 art.2. Tale Rendita Integrativa Temporanea è disposta nei confronti di tutte le amministrazioni non statali che attuino riduzioni del personale e che abbiano dichiarato un sovrannumero nel loro organico, comprendendo anche le autonomie locali, le regioni e le strutture del servizio sanitario nazionale diverse da quelle statali, dalle agenzie e dagli enti pubblici non economici. Tale misura si estende anche agli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche delle amministrazioni dello Stato. Si sottolinea come la misura che fu disposta dalla legge del 2013 riguardava solo i casi di assorbimento delle eccedenze e potenziamento della revisione della spesa anche in materia di personale delle pubbliche amministrazioni.

Rossella Santonicola

Rossella Santonicola, nasce a Napoli nel 1994, é studentessa di giurisprudenza dell'ateneo federiciano attualmente iscritta al suo ultimo anno. Conseguita la maturità classica, ad indirizzo linguistico a Nocera inferiore (provincia di Salerno), città dove vive fin dalla nascita, segue poi la sua passione per lo studio del diritto. L'ammirazione per il diritto e per le lingue e culture europee la portano a studiare per un semestre diritto e Amministrazione delle Imprese all'Università cattolica di Pamplona (Spagna), grazie alla vincita di una borsa del progetto europeo ‘Erasmus’. Questa esperienza le apre nuovi orizzonti fino a farle sviluppare propensione per le materie che riguardano la Pubblica Amministrazione e la comparazione tra ordinamenti giuridici, che la conduce ad uno studio critico e ragionato del diritto. A conclusione del suo percorso universitario è attualmente impegnata a scrivere la tesi in diritto amministrativo comparato dal titolo "La prevenzione e il contrasto della corruzione. Prospettive di diritto comparato tra Italia e Francia". Da sempre amante della lettura, nel tempo libero si dedica a classici e romanzi. Ama viaggiare, scoprire posti nuovi, conoscere nuove culture e relazionarsi con persone sempre diverse. email: rossella.santonicola@iusinitinere.it

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