venerdì, Marzo 29, 2024
Labourdì

Ape social – Le ultime novità in tema di requisiti ed agevolazioni

 

Nei mesi precedenti abbiamo dedicato ampio spazio ad una tematica di notevole rilievo: l’introduzione dell’Ape SOCIAL. L’acronimo in questione è volto a indicare l’anticipo pensionistico con arretrati.

Il decreto attuativo ha legato la possibilità di usufruirne alla disposizione, da parte dei lavoratori, di specifici requisiti.                In primo luogo la cessione delle quote arretrate può essere richiesta esclusivamente dai lavoratori iscritti a una delle gestioni previdenziali facenti capo all’Inps ed è inoltre richiesto il possesso di almeno 20 anni di contributi e un’età anagrafica pari a 63 anni.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Tra gli ulteriori elementi imprescindibili si richiede la sussistenza di un particolare “status” che può consistere  nella disoccupazione o ,  nello svolgere attività assistenziale  al coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, nell’essere  invalidi civili almeno al 74% o, infine, nello svolgere in via continuativa da almeno 7 anni un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso. Accanto a tali presupposti si aggiunge una limitazione temporale ben precisa, potendo presentare richiesta soltanto coloro che dispongono degli elementi necessari nel periodo che va dal 1° maggio 2017 a quello di entrata in vigore del decreto stesso. A tal proposito si parla di richiesta con effetto retroattivo.

La necessità di intervenire nuovamente su tale argomento discende da una scelta recentemente manifestata dal Governo.

É stato, infatti, previsto uno sconto per le donne che intendano ricorrere all’anticipo pensionistico con arretrati.
Una valutazione in tal senso nasce dalla volontà di bilanciare la chiara disparità di richieste per l’Ape social e, pertanto, ottenere un incremento delle stesse, da parte della platea femminile, pari al 40 %.
L’agevolazione prevista consiste nel riconoscere alle donne, che dispongono dei sù citati requisiti, di poter anticipare ulteriormente il pensionamento di 6 mesi per ciascun figlio, per un massimo di 2 anni.
Il concretizzarsi di tale “agevolazione” consentirebbe di riconoscere il termine di anzianità contributiva in 28 anni, in luogo dei precedenti 30.

I sindacati hanno già manifestato il loro dissenso rispetto le modalità con cui si è provveduto a stilare l’incentivo in esame. I rimproveri mossi al Governo concernono due differenti fronti. Il primo deriva dall’esclusione del lavoro di cura e assistenza familiare, essendo invece essenziale riconoscere il valore della maternità.
Su altro fronte si è evidenziato l’incapacità del Governo di fornire risposte precise in termini di finanziamenti e risorse economiche necessarie a supportare un mutamento di tale intensità.
Per tale ragione si attende con desiderio un intervento del Ministro Gentiloni e dell’intero governo volto a far luce sulle modalità di realizzazione di tale incentivo e soprattutto si spera che con tale decisione la sperimentazione dell’Ape ottenga l’incremento, in termini di domande, desiderato.

Serena Zizzari

Serena Zizzari é nata a Caserta il 12/03/1993. Ha perseguito i suoi studi universitari presso la Facoltà Federico II di Napoli dove, in data 12/07/2016, ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza con votazione 110 e lode. Ha vissuto un' esperienza di studio all'estero attraverso il progetto Erasmus nella città di Siviglia. Praticante avvocato, attualmente frequenta un corso privato di preparazione al concorso in Magistratura e il primo anno della Scuola di specializzazione delle Professioni legali.

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