giovedì, Aprile 25, 2024
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Caro figlio, ti diseredo!

Cari figli, vi siete mai chiesti, soprattutto dopo aver combinato qualche “marachella”, se i vostri genitori potevano DISEREDARVI?

E voi genitori, dopo aver chiuso definitivamente i rapporti per qualche litigio con i vostri figli, vi siete mai chiesti se potevate diseredarli?

Bene, l’articolo di oggi si incentra proprio su questo.

Partiamo da una serie di concetti per rendere il quadro più chiaro. Con il termine eredità, si intende il patrimonio complessivamente considerato di un soggetto, che a sua morte passerà nella titolarità giuridica di un altro soggetto.

Prima di morire, ciascuno ha la possibilità di poter redigere un testamento nel quale indicare a chi lasciare cosa del suo patrimonio, in questo caso parliamo di SUCCESSIONE TESTAMENTARIA.

Nel caso in cui, il soggetto non redige testamento, ci pensa la legge a chiarire le dinamiche divisorie del patrimonio del defunto attraverso la cd SUCCESSIONE LEGITTIMA. Infatti l’articolo 565 c.c.dispone che “nella successione legittima, l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti, legittimi e naturali, agli ascendenti, ai collaterali, agli altri parenti e allo Stato. <>Quindi il codice ci elenca tutti i possibili successori e le rispettive dinamiche divisorie in caso di mancate disposizioni testamentarie.
Però I figli, come il coniuge e i genitori, si trovano in una posizione privilegiata, nel senso che gli viene data la qualifica di soggetti LEGITTIMARI. Cosa vuol dire? La legge prevede che una parte dei beni ereditari debba essere necessariamente assegnata al coniuge, ai figli e in certi casi anche i genitori; pertanto, chi fa testamento deve tener conto che una parte dell’eredità deve essere destinata a tali soggetti.

Ma cosa succede se nella stesura di un testamento, il testatore omette di attribuire lasciti a figli, coniuge e ai genitori?

Bene, l’art 457 dispone chiaramente cheLe disposizioni testamentarie non possono pregiudicare i diritti che la legge riserva ai legittimari”. A questo proposito il legislatore prevede uno strumento a vantaggio dei soggetti legittimari che è rappresentato dalla cd SUCCESSIONE NECESSARIA. La successione necessaria, interviene allorquando vi sia una successione testamentaria la quale però LEDE i diritti che la legge assicura ai soggetti legittimari.

Essa però, non si verifica in automatico alla morte del testatore ma si apre unicamente a seguito di una espressa manifestazione della volontà degli eredi esclusi, di avere la parte di eredità che gli spetta.

Quindi, tirando le somme, nel caso in cui voleste omettere i vostri figli dal testamento, sappiate che potranno in ogni caso ottenere la quota a loro spettante.

Ma attenzione, cari figli. È bene che la legge cerchi di tutelare i familiari più stretti, ma è anche bene tutelare il testatore quando gli eredi più stretti l’hanno combinata davvero grossa! Parliamo in questo caso di INDEGNITA’ A SUCCEDERE. In questo caso il legislatore, ha preferito indicare specificamente le situazioni nelle quali è bene escludere dall’eredità un soggetto. L’art 463 cc dispone che:

È escluso dalla successione come indegno:
1) chi ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta;
2) chi ha commesso, in danno di una di tali persone, un fatto al quale la legge dichiara applicabili le disposizioni sull’omicidio ;

3) chi ha denunziato una di tali persone per reato punibile, con l’ergastolo o con la reclusione per un tempo non inferiore nel minimo a tre anni
3 bis) chi, essendo decaduto dalla potestà genitoriale nei confronti della persona della cui successione si tratta, non è stato reintegrato nella potestà alla data di apertura della successione medesima;
4) chi ha indotto con dolo o violenza la persona, della cui successione si tratta, a fare, revocare o mutare il testamento;

5) chi ha soppresso, celato, o alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata;
6) chi ha formato un testamento falso o ne ha fatto scientemente uso. In ogni caso, cari lettori, è sempre meglio comportarsi doverosamente per evitare spiacevoli inconvenienti all’apertura del testamento

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Anna Formicola

Anna Formicola, iscritta all'ultimo anno del corso di laurea in Giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli, ha iniziato il suo corso di studi già con una matura passione per l'ambito civilistico. La sua penna è semplice, ma diretta. Arrivare al dunque e rendere l'argomento accessibile a tutti i lettori, è il suo obiettivo principale. Masticare il diritto non è una cosa facile, ma grazie all'ausilio di casi concreti e vicini alla relatà quotidiana, i suoi articoli saranno piacevoli da leggere e accresceranno di certo le vostre conoscenze.

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