martedì, Aprile 16, 2024
Criminal & Compliance

Cass. Pen., Sez. VI, 12 gennaio 2021, n. 893 sulla non punibilità del padre in caso di violazione degli obblighi di assistenza familiare

La massima.

La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto si applica anche nel caso di violazione degli obblighi di assistenza familiare qualora il padre non versi integralmente l’assegno di mantenimento” (Cass. Pen., sez. VI, 12.01.21, n. 893).

Il caso.

La pronuncia origina dal ricorso per cassazione presentato dal difensore dell’imputato contro la sentenza della Corte d’Appello di Palermo la quale aveva confermato la decisione del giudice di primo grado che aveva condannato l’imputato in ordine al reato di cui all’art. 570 bis c.p..

Il gravame si fondava, per quanto al primo motivo sulla violazione di legge e vizi di motivazione in relazione all’applicazione degli artt. 1, 5, 47 e 570 bis c.p., il secondo concerneva la violazione di legge e vizi di motivazione in ordine alla mancata applicazione dell’art. 131-bis c.p., infine con il terzo motivo si denunciava il vizio di motivazione in relazione al risarcimento del danno liquidato alla parte civile costituita.

La motivazione.

La Corte di Cassazione, ritorna a pronunciarsi sulla configurabilità della circostanza della particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p… 

La Corte afferma che i giudici di appello si sono limitati in maniera apodittica, in assenza di reale motivazione, ad opporre il carattere abituale della condotta contestata, omettendo di procedere al necessario approfondimento valutativo imposto dalla peculiarità della fattispecie. In particolare non era stata adeguatamente valorizzata la limitata durata dell’arco temporale in cui si è manifestato l’inadempimento, la prova positiva dell’avvenuto assolvimento all’obbligazione, la prestazione in forma diretta del sostegno economico in favore dei minori nei periodi in cui si erano trasferiti presso l’abitazione dell’imputato e il soddisfacimento in quei periodi di tutte le esigenze di minori la cui incidenza sulla ripartizione delle spese straordinaria è rimasta di fatto non verificata. Tali indici, pur non sindacabili  e rivalutabili in sede di legittimità, sono idonei per poter applicare – a pare dei giudici di legittimità – la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p..

La Corte di Cassazione ha quindi annullato la sentenza impugnata e rinviato, per nuovo giudizio, ad altra sezione della Corte di appello di Palermo.

Francesco Martin

Dopo il diploma presso il liceo classico Cavanis di Venezia ha conseguito la laurea in Giurisprudenza (Laurea Magistrale a Ciclo Unico), presso l’Università degli Studi di Verona nell’anno accademico 2016-2017, con una tesi dal titolo “Profili attuali del contrasto al fenomeno della corruzione e responsabilità degli enti” (Relatore Chia.mo Prof. Avv. Lorenzo Picotti), riguardante la tematica della corruzione e il caso del Mose di Venezia. Durante l’ultimo anno universitario ha effettuato uno stage di 180 ore presso l’Ufficio Antimafia della Prefettura UTG di Venezia (Dirigente affidatario Dott. N. Manno), partecipando altresì a svariate conferenze, seminari e incontri di studi in materia giuridica. Dal 30 ottobre 2017 ha svolto la pratica forense presso lo Studio dell’Avv. Antonio Franchini, del Foro di Venezia. Da gennaio a luglio 2020 ha ricoperto il ruolo di assistente volontario presso il Tribunale di Sorveglianza di Venezia (coordinatore Dott. F. Fiorentin) dove approfondisce le tematiche legate all'esecuzione della pena e alla vita dei detenuti e internati all'interno degli istituti penitenziari. Nella sessione 2019-2020 ha conseguito l’abilitazione alla professione forense presso la Corte d’Appello di Venezia e dal 9 novembre 2020 è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Venezia. Da gennaio a settembre 2021 ha svolto la professione di avvocato presso lo Studio BM&A - sede di Treviso e da settembre 2021 è associate dell'area penale presso MDA Studio Legale e Tributario - sede di Venezia. Da gennaio 2022 è Cultore di materia di diritto penale 1 e 2 presso l'Università degli Studi di Udine (Prof. Avv. Enrico Amati). Nel luglio 2022 è risultato vincitore della borsa di ricerca senior (IUS/16 Diritto processuale penale), presso l'Università degli Studi di Udine, nell'ambito del progetto UNI4JUSTICE. Nel dicembre 2023 ha frequentato il corso "Sostenibilità e modelli 231. Il ruolo dell'organismo di vigilanza" - SDA Bocconi. È socio della Camera Penale Veneziana “Antonio Pognici”, e socio A.I.G.A. - sede di Venezia.

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