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Decreto Rilancio: caratteristiche e punti chiave

Il Decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri ed entrato in vigore il 19 maggio 2020[1], prevede la messa a disposizione di 55 miliardi di euro da investire in risorse per sostenere imprese, artigiani, commercianti, professionisti, lavoratori e famiglie nella fase – post lockdown – di ripresa socio-economica del Paese.

Particolare attenzione è stata posta sul Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli che ha lavorato ad un pacchetto di misure che mira a rispondere con chiarezza alle molte esigenze delle imprese e dei lavoratori colpiti dalla crisi economica causata dal Covid-19, attraverso un quadro omogeneo di interventi che si racchiudono in 5 macro-aree, quali:

  1. Fondo perduto, IRAP, Riduzione delle bollette e pagamento dei debiti PA, si individuano:
    • 12 miliardi per il pagamento dei debiti commerciali degli enti locali, delle Regioni e delle Province autonome nei confronti delle imprese;
    • 6 miliardi per i contributi a fondo perduto a favore di società e imprese individuali con ricavi fino a 5 milioni di euro, che saranno erogati dall’Agenzia delle Entrate sulla base dei parametri del fatturato del mese di aprile 2020, rispetto al corrispondente mese dell’anno 2019, superiore al 33%; inoltre, è previsto un contributo minimo di 2000 euro per le società e di 1000 euro per l’impresa individuale (cumulabile col bonus INPS);
    • 4 miliardi per cancellare definitivamente il saldo 2019 e l’acconto 2020 dell’Irap di giugno e luglio per tutte le imprese con fatturato annuo fino a 250 milioni di euro;
    • 4 miliardi per finanziare il Fondo di Garanzia per le Pmi, che si aggiungono alle risorse già stanziate nei decreti Cura Italia e Liquidità per arrivare ad un ammontare complessivo di circa 7 miliardi;
    • 600 milioni per ridurre nel 2020 i costi fissi delle bollette elettriche per le utenze non domestiche in bassa tensione.
  1. Ecobonus e sismabonus:
    • Nel decreto è stata inserita una norma  per il riavvio del settore dell’edilizia che prevede l’innalzamento al 110% delle detrazioni per le ristrutturazioni legate all’ecobonus e al sismabonus ampliando la platea dei possibili beneficiari degli interventi in ottica eco-sostenibile.
  1. Affitti commerciali e Tosap, sono relativi a:
    • il primo riconosce il credito d’imposta per il 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione per i mesi di aprile, maggio e giugno;
    • il secondo, invece, prevede l’esonero del pagamento di tasse e canoni per le occupazioni di suolo pubblico (Tosap-Cosap) dal 1 maggio fino al 31 ottobre 2020 in favore di bar ristoranti, discoteche e altri pubblici esercizi, introducendo delle semplificazioni burocratiche per il rilascio di nuovi concessioni di suolo pubblico o per l’ampliamento di quelle già concesse.
  1. Impresa 4.0:
    • È prevista una proroga del termine per la consegna dei beni strumentali oggetto del super ammortamento al 31 dicembre 2020, quindi, le imprese e i professionisti potranno beneficiare dell’incentivo fiscale anche se non riusciranno a ricevere la consegna del bene entro il 30 giugno, così come previsto dalla normativa vigente prima della proroga disposta con il decreto Rilancio.
  1. Ricapitalizzazione, start-up e trasferimento tecnologico:
    • sono stati introdotti degli incentivi per favorire la ricapitalizzazione di imprese, con fatturato compreso tra i 5 e i 50 milioni di euro, attraverso lo schema “Pari Passu[2]” con fondi gestiti da Invitalia e Cdp;
    • è stato previsto un rafforzamento dell’ecosistema delle start-up innovative attraverso la liquidità garantita mediante il programma Smart&Start[3] e risorse aggiuntive al Fondo per il Venture Capital[4];
    • sono stati previsti dei finanziamenti del Fondo Innovazione dedicati al trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e quello produttivo, nonché al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali, finalizzato a contrastare la delocalizzazione di aziende e tutelare i lavoratori;
    • sono stati stanziati 100 milioni di euro per il rifinanziamento del fondo dedicati all’acquisto di veicoli a ridotte emissioni.
    • è stato istituito presso il MiSE il “First Playable Fund[5]” diretto al sostegno della produzione italiana di prodotti di intrattenimento digitale, attraverso questo fondo le imprese del settore dell’intrattenimento digitale potranno presentare i loro progetti di sviluppo a editori o investitori sul mercato internazionale;
    • sono stati previsti 20 milioni di euro per la nascita di un polo specializzato di ricerca e sviluppo nel settore automotive da realizzare nell’area di crisi industriale complessa di Torino, che opererà come ente di ricerca indipendente per la realizzazione di linee pilota sperimentali su nuove forme di mobilità, in cui sono comprese la mobilità elettrica, la guida autonoma e l’intelligenza artificiale[6].

I punti principali, nonché le novità apportate, che tendono a sintetizzare il Decreto Rilancio, li possiamo individuare in diversi interventi, che sono:

  1. Pagamento fatture con il Bonus fiscale (art. 121 e art. 122) → dà la possibilità di monetizzare il Bonus Fiscale sugli interventi edilizi;
  2. Cancellazione IRAP (art. 24) → le imprese con ricavi non superiori ai 250 milioni di euro non dovranno corrispondere il saldo Irap 2019 e la prima rata dell’acconto Irap 2020;
  3. Contributo a fondo perduto (art. 25) → è stato istituito un contributo a fondo perduto per le imprese e i professionisti che si trovano nelle seguenti condizioni:
    • attività non cessata al 31/03/2020;
    • ricavi/compensi, del precedente anno d’imposta, inferiori a 5 milioni di euro;
    • fatturato del mese di aprile 2020 inferiore del 33,34% del fatturato del mese di aprile 2019;
    • contributo pari alla differenza tra il fatturato dei due mesi di aprile, moltiplicato per le seguenti percentuali: 20% per ricavi/compensi inferiori a €100.000; 15% per ricavi/compensi tra €100.000 ed € 400.000 e 10% per ricavi/compensi tra €400.000 ed € 5 milioni;
  1. Rafforzamento patrimonio imprese (art. 27) → per le imprese di capitali con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e che hanno subito una riduzione dei ricavi a causa della pandemia sono previste: 1. una detrazione d’imposta per i soci (persone fisiche o persone giuridiche) e 2. Fondo Patrimoniale PMI per strumenti finanziari partecipativi emessi dalle società;
  2. Bonus affitti (art. 28 e art. 29) → è un’agevolazione che spetta alle imprese e ai professionisti, con ricavi inferiori a 5 milioni di euro, in pratica si tratta di un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione pagato;
  3. Rifinanziamento fondi (art. 32) → è l’aumento del fondo garantito da SACE[7] per le PMI ex art. 13 D.L. n. 23/2020;
  4. Aumentato Fondo prima casa → si tratta dell’aumento del fondo garantito da SACE per le PMI ex art. 13 D.L. n. 23/2020;
  5. Acquisto Mascherine (art. 124) → si prevede lo sgravio IVA, passandola dal 22% al 5% sull’acquisto delle mascherine e su altri beni impiegati per l’emergenza sanitaria, quali: disinfestanti, abbigliamento protettivo e altri dispositivi sanitari utili, nonché una maggiore attenzione al Servizio sanitario nazionale;
  6. Reddito d’emergenza (art. 82) → è stato introdotto e riconosciuto un reddito straordinario, di importo compreso tra i 400 euro gli 800 euro, ai nuclei familiari in condizione di necessità economica, che presentano un valore Isee inferiore ad €15.000;
  7. Bonus Baby-sitting e congedo parentale (art. 72) → è stato confermato e ampliato nei fondi istituiti lo strumento del Bonus Baby-sitting; inoltre, è stato previsto anche un aumento del congedo parentale fino ad un massimo di 30 giorni, come alternativa al bonus Baby-sitting;
  8. Aiuti per i prestiti alle imprese (art. 111) → le Regioni e le provincie autonome possono elargire aiuti alle imprese attraverso finanziamenti bancari con tasso d’interesse agevolato e senza superare i 6 anni;
  9. Allargamento Cassa in deroga (art. 66) → la possibilità di accedere al Fondo viene ampliata anche alla classe dei volontari ed ai collaboratori domestici e familiari;
  10. Integrazione salariale e assegno (art. 68) → nello specifico, per il periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, è stata data la possibilità ai datori di lavoro di richiedere, oltre al precedente periodo di 9 settimane per l’integrazione salariale (art. 19 D.L. n. 18/2020), ulteriori 5 settimane a condizione che abbiano interamente fruito delle precedenti 9 settimane;
  11. Modifiche per la Cassa integrazione (art. 70) → modifica l’art. 22 del D.L. n. 18/2020 e abroga il comma 6 che prevedeva che solo l’INPS poteva erogare il trattamento della Cassa Integrazione attraverso i Fondi di solidarietà Bilaterali[8]; pertanto, ora sarà possibile anche a livello regionale erogare i contributi della Cassa Integrazione con lo scopo di ridurre le problematiche relative ai ritardi nei pagamenti;
  12. Semplificazione Cassa Integrazione in deroga (art. 71) → si prevede che le nuove domande per la Cassa Integrazione in Deroga potranno essere presentate dal 18 giugno 2020 direttamente dal datore di lavoro all’INPS, il quale ha poi tempo 15 giorni per pagare; tale procedura è relativa all’art. 22-quater introdotto dal Decreto Rilancio nel D.L. n. 18/2020 e bisogna, quindi, attendere la Circolare dell’INPS per poter conoscere le precise modalità di presentazione della domanda;
  13. 600 euro per aprile e maggio (art. 84) → per i professionisti e per i lavoratori autonomi che hanno già ricevuto i 600 euro per il mese di marzo, è prevista la stessa indennità anche per i mesi di aprile e maggio 2020 e l’accesso a tale indennità dovrebbe essere automatico; inoltre, sono stati aggiunti altre categorie di lavoratori, non previste dal D.L. n. 18/2020, quali:
    • lavoratori stagionali del settore turistico;
    • lavoratori intermittenti;
    • lavoratori autonomi senza partita iva (prestazione occasionale);
    • incaricati alle vendite a domicilio; per di più, i professionisti che hanno una diminuzione del 33,34% del reddito a causa del Covid-19 possono pretendere per il mese di maggio l’indennità di 1000 euro anziché 600 euro;
  14. Clausole di salvaguardia IVA;
  15. Proroga dei termini di riscossione dei versamenti sospesi (art. 154) → successiva modifica dell’art. 68 del D.L. n. 18/2020, sono quindi sospesi i termini per i versamenti tributari e non tributari (ritenute alla fonte, l’IVA e i contributi previdenziali e assistenziali) dal 08 marzo 2020 al 31 agosto 2020 ed è stato modificato il comma 4 dell’articolo 16 del D.L. 23 ottobre 2018, n. 119, in cui si dà la possibilità di effettuare l’udienza da remoto con sistemi audiovisivi informatici;
  16. Lotteria scontrini (art. 140) → la lotteria degli scontrini è posticipata al 1 gennaio 2021 e agli operatori è concessa la moratoria delle sanzioni, ma all’Agenzia delle Entrate deve essere trasmessa, entro la fine del mese successivo a quello in cui le vendite sono state effettuate, la relativa documentazione (ricevute, scontrini e bollettari);
  17. Bollo elettronico (art. 143) → anche la liquidazione dell’imposta di bollo della fattura elettronica è rinviata a gennaio 2021;
  18. Avvisi Bonari (art. 144) si fa riferimento alla rimessione in termini e alla sospensione del versamento degli importi richiesti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni; in questo modo i versamenti, relativi al controllo ex art. 36 bis e 36 ter DPR n. 600/1973, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il giorno antecedente l’entrata in vigore del decreto-legge Rilancio, sono considerati tempestivi se effettuati entro il 30 settembre 2020;
  19. Avvisi di accertamento e di adesione (art. 149) → è stata data la possibilità di prorogare al 16 settembre 2020 (in unica soluzione o rateizzato) i termini di versamento delle somme, con scadenza compresa nel periodo tra il 9 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, dei seguenti atti:
    • atti di accertamento con adesione;
    • accordo conciliativo;
    • accordo di mediazione;
    • atti di liquidazione a seguito di attribuzione della rendita;
    • atti di liquidazione per omessa registrazione di contratti di locazione;
    • atti di recupero;
    • avvisi di liquidazione emessi in presenza di omesso, carente o tardivo versamento dell’imposta di registro; inoltre, è stato prorogato al 30 settembre 2020 il termine finale per la notifica del ricorso di primo grado innanzi alle Commissioni tributarie relativo agli atti di cui sopra e la proroga si applica anche alle somme rateali, in scadenza sempre nel periodo compreso tra il 9 marzo e il 31 maggio 2020, dovute in base agli atti rateizzabili in base alle disposizioni vigenti;
  20. Sospensioni dei pignoramenti dell’Agente della riscossione (art. 52) → fino al 31 agosto 2020 sono sospesi gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima del 19 maggio 2020 dall’Agente della riscossione, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, pensione o altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, tuttavia solo le somme pignorate dal 19 maggio 2020 fino al 31 agosto 2020, devono essere riversare al debitore esecutato; questa sospensione non è altro che un prolungato di quella già prevista dall’art. 68 del D.L. n. 18/2020;
  21. Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione (art. 154) → anche la sospensione delle attività del Riscossore dell’art. 68 D.L. n. 18/2020 è stata prorogata fino al 31 agosto 2020, quindi anche la sospensione del pagamento delle rate concesse dal Riscossore andrà dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2020; inoltre, il mancato pagamento di tutte le rate della Rottamazione TER e del Saldo e Stralcio dell’anno 2020 non determina l’inefficacia delle stesse definizioni se il debitore effettua l’integrale versamento delle predette rate entro il termine del 10 dicembre 2020 e viene inserita anche la possibilità di poter richiedere nuove dilazioni anche per gli importi oggetto di Rottamazione TER o saldo e Stralcio decaduti alla data del 10 dicembre 2019.
  22. Proroga termini notifica degli atti di accertamento e delle cartelle (art. 157) → Gli atti di accertamento di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione e le cartelle per i quali i termini di decadenza scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 ed il 31 dicembre 2020 sono notificati nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2021. Per le cartelle di pagamento, invece, i termini per la notificazione sono prorogati di un anno per: 1. le dichiarazioni presentate nell’anno 2018 per le somme che risultano dovute a seguito dell’attività di liquidazione prevista dagli articoli 36-bis del decreto 29 settembre 1973, n. 600, e 54-bis del decreto del 26 ottobre 972, n. 633; 2. le dichiarazioni dei sostituti d’imposta presentate nell’anno 2017 per le somme che risultano dovute ai sensi degli articoli 19 e 20 del Testo Unico di cui al decreto 22 dicembre 1986, n. 917; 3. le dichiarazioni presentate negli anni 2017 e 2018 per le somme che risultano dovute a seguito dell’attività di controllo formale prevista dall’articolo 36-ter del decreto n. 600 del 1973.

[1] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg

[2] Per schema Pari Passu si intende la pratica che garantisce a tutti gli obbligazionisti condizioni omogenee. https://argomenti.ilsole24ore.com/parolechiave/pari–passu.html

[3] Il programma Smart&Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative, finanziando i progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia

[4] Il venture capital è una forma di investimento di medio-lungo termine in imprese non quotate, ma ad alto potenziale di sviluppo e crescita, inoltre, l’attività di venture capital non comporta unicamente l’apporto di capitale di rischio, ma riguarda anche una serie di attività connesse alla realizzazione dell’idea imprenditoriale. https://www.borsaitaliana.it/borsa/glossario/venture-capital.html

[5] Il First Playable Fund è il fondo che intende sostenere le fasi di concezione e pre-produzine dei videogiochi comprendo un 50 % delle spese ammissibili, per un importo compreso da 10mila a 200mila euro per singolo prototipo; cifra che può aiutare una sviluppatore a “mettere a terra” una demo tecnica per giochi per PC o console o un prototipo funzionante nel caso di una app per smartphone o tablet. https://www.ilsole24ore.com/art/first-playable-fund-come-funziona-fondo-sostenere-l-industria-videogioco-ADItGpR

[6] https://www.mise.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/2041093-decreto-rilancio-le-principali-misure-per-le-imprese

[7] SACE è una società per azioni con unico socio Cassa depositi e prestiti e da settembre 2016 detiene il 76% del capitale di SIMEST, società che dal 1991 sostiene per legge la crescita delle imprese italiane, attraverso l’internazionalizzazione della loro attività. https://www.sacesimest.it/

[8] L’istituzione dei fondi è obbligatoria per tutti i settori non coperti dalla normativa in materia di integrazione salariale, in relazione ai datori di lavoro che occupano mediamente più di cinque dipendenti; oltre ai fondi di solidarietà bilaterali possono essere istituiti anche quelli bilaterali alternativi, in riferimento ai settori dell’artigianato e della somministrazione di lavoro, in considerazione all’operatività e alla peculiarità dell’esigenze di tali settori. https://www.leggioggi.it/2020/04/07/fondo-di-integrazione-salariale-e-fondi-di-solidarieta-iter-semplificato-causale-versamento/

Fonte immagine: https://www.varesenoi.it/2020/05/14/leggi-notizia/argomenti/politica-20/articolo/il-rilancio-delleconomia-nazionale-colpita-dal-coronavirus-ecco-il-piano-di-azione.html

Roberta Iacobucci

Laureata in Sociologia all'Università di Napoli "Federico II", tesi di laurea in Statistica per la ricerca sociale sulla comparazione degli indicatori economici e sociali che si usano per misurare il grado di povertà di un Paese. Laureata con lode in Comunicazione, Valutazione e Ricerca Sociale presso l'Università di Roma "La Sapienza", tesi di laurea in Sociobiologia e Teoria dei giochi, per l'analisi dell'agire strategico cooperativo in riferimento al suo grado di funzionamento all'interno della società. Area di interesse: Politica Economica

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