venerdì, Marzo 29, 2024
Uncategorized

Decreto Semplificazioni: Imprese e Green Economy

Il 6 luglio 2020 il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto Semplificazioni, che segue i decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 luglio 2020; grazie al quale il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha delineato un insieme di misure atte alla semplificazione e all’innovazione digitale.

Caratteristica cardine di tale decreto è l’apparato normativo in materia di contratti pubblici e di edilizia, ramificando gli ambiti di applicazione in quattro aree specifiche, quali:

  1. Contratti pubblici e edilizia;
  2. Semplificazioni procedimentali e responsabilità procedimentali;
  3. Diffusione e sostegno dell’amministrazione digitale;
  4. Semplificazione dell’attività di impresa, legame con ambiente e green economy.[1]

Per quanto riguarda il primo punto, il decreto prevede, all’interno del suo apparato normativo, fino al 31 luglio 2021, delle nuove direttive sull’affidamento dei lavori, servizi e forniture, avendo come scopo quello di incentivare, appunto, gli investimenti nei settori delle infrastrutture e dei servizi; infatti sono messi in rilievo:

  • Affidamento diretto per le prestazioni di importo inferiore a euro 150.000;
  • Procedura negoziata, ovvero senza bando, ma con previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a euro 150.000 e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria;
  • Aggiudicazione/individuazione del contraente, che deve avvenire entro due mesi (aumentati a quattro per alcuni specifici casi); il mancato rispetto di tali termini può essere valutato per danno erariale e, qualora imputabili all’operatore economico, costituisce causa di esclusione dello stesso dalla procedura o di risoluzione del contratto;
  • Aggiudicazione/individuazione del contraente per i contratti sopra soglia, che deve avvenire entro il termine di sei mesi dall’avvio del procedimento;
  • La pendenza di un ricorso giurisdizionale non deve costituire giustificazione adeguata alla mancata stipulazione del contratto nel termine previsto e le sospensioni nell’esecuzione potranno essere stabilite dalle parti o dalle autorità giudiziarie solo in casi ben specifici;
  • Obbligo di costituire collegi consultivi tecnici con il compito di risolvere rapidamente le controversie e le dispute tecniche che potrebbero bloccare gli appalti;
  • Creato un apposito Fondo che potrà finanziare temporaneamente le stazioni appaltanti;
  • Semplificazione e uniformità per le procedure di nomina dei Commissari straordinari per le opere di maggiore complessità o più rilevanti per il tessuto economico, sociale e produttivo.

Per il settore edilizio, invece, sono state introdotte queste disposizioni:

  • Semplificazione per gli interventi di demolizione e ricostruzione e per le procedure di modifica dei prospetti degli edifici;
  • Accelerazione dei termini di svolgimento delle procedure edilizie grazie ad una conferenza di servizi semplificata utile ad acquisire l’assenso delle altre amministrazioni;
  • Rafforzamento degli incentivi per gli interventi di rigenerazione urbana, con la riduzione del contributo di costruzione da pagare al Comune;
  • Proroga della validità dei titoli edilizi;
  • Previsione del rilascio su richiesta dell’interessato sull’intervenuta formazione del silenzio assenso da parte dello sportello unico edilizia (SUE)[2].

Per il secondo tema, quello relativo ai procedimenti e alla responsabilità degli amministratori, è stato previsto che per tutti gli adempimenti burocratici, che risultano scaduti sulla base dei termini previsti dalla legge, vale la regola del silenzio-assenso; quindi tutte le amministrazioni dovranno rispondere entro 60 giorni indicando la durata effettiva dei procedimenti di maggiore impatto, sia per i cittadini che per le imprese una volta che questa sarà confrontata con i termini previsti dalla legge. Inoltre, per favorire una migliore resa a livello operativo, sono state inserite disposizioni che incrementino l’utilizzo della posta elettronica certificata nei rapporti tra Amministrazione, imprese e professionisti.

Infatti, è stato introdotto il principio generale che le PA devono erogare i propri servizi in digitale permettendo al cittadino di poter consultare gli atti, a sostegno della diminuzione dei costi della burocrazia; inoltre, per raggiungere lo scopo di semplificazione e di riduzione delle barriere burocratiche è stata introdotta una modulistica standard per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni.

Quindi, fino al 31 luglio 2021, viene limitata la responsabilità degli amministratori pubblici per danno erariale al solo dolo riferendosi all’evento dannoso e non solo alla condotta, mentre resta invariata per le omissioni; inoltre viene rafforzato il controllo da parte della Corte dei Conti per accelerare le spese di investimento pubblico ed è stato definito in modo più puntuale il reato di abuso d’ufficio, affinché i funzionari pubblici abbiano maggior chiarezza su quali siano gli specifici comportamenti puniti dalla legge.

In merito, invece, al terzo punto, ovvero lo sviluppo dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione, è stato previsto un incremento dell’accesso a tutti i servizi digitali sia per la cittadinanza che per i professionisti, sia iscritti che non all’albo, come ad esempio l’introduzione della SPID; Carta d’identità digitale (CIE); app IO su smartphone per gestire in autonomia i servizi pubblici; il rafforzamento del domicilio digitale; l’introduzione di una piattaforma unica di notifica digitale di tutti gli atti della PA e attraverso la PEC per gli atti giudiziari; semplificazione della firma elettronica avanzata; il sostegno per l’accesso delle persone con disabilità agli strumenti informatici.

Per le attività delle PA, invece, sono state introdotte delle regole omogenee per gli acquisti informatici; la formazione digitale dei dipendenti pubblici; la progettazione dei servizi digitali ai cittadini; la semplificazione e il rafforzamento dell’interoperabilità tra banche dati pubbliche e misure per garantire piena accessibilità e condivisione dei dati tra le PA; la semplificazione e il rafforzamento della piattaforma digitale nazionale dati, con lo scopo di favorire l’utilizzo del patrimonio informativo pubblico.

Infine, nel Decreto relativamente alla semplificazione delle imprese è stato introdotto:

  1. Semplificazione e velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda ultra larga, prevedendo delle procedure di autorizzazione semplificate per gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione;
  2. Introduzione di misure per l’innovazione, volte a semplificare e a favorire le iniziative che riguardano le sperimentazioni mediante l’impiego delle tecnologie emergenti;
  3. Aumento dell’importo di erogazione in un’unica soluzione della “Nuova Sabatini[3]” e la semplificazione del medesimo incentivo per le imprese del Mezzogiorno avendo la possibilità di utilizzare i fondi europei;
  4. Semplificazione delle procedure per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi, affinché il registro rispecchi al meglio e fedelmente la realtà aziendale operante sul territorio;
  5. Rafforzamento del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici, semplificazione delle attività del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica)[4] e delle erogazioni dei contributi pubblici nel settore dell’agricoltura;
  6. Fino al 31 aprile 2021 è stata data la possibilità alle SpA quotate di prevedere aumenti di capitale in deroga rispetto alla disciplina del codice civile; ciò significa che in questi casi specifici non si applica la maggioranza rafforzata del voto e la deliberazione è validamente assunta con il voto favorevole della maggioranza del capitale rappresentato in assemblea.

Il Decreto, come visto nei punti centrali che lo caratterizzano, affronta e mette in luce le tematiche relative alla tutela dell’ambiente e alla green economy prevedendo degli strumenti utili a raggiungere l’obiettivo di sostenere lo sviluppo eco sostenibile dell’economia, che sono:

  • Razionalizzazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale (VIA)[5] associate alle opere pubbliche;
  • Esclusione dall’obbligo di assoggettabilità alla VIA e al regime dei beni e interessi culturali per interventi urgenti di sicurezza sulle dighe esistenti prescritti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che non trasformino in maniera significativa gli sbarramenti;
  • Semplificazione delle procedure per interventi e opere nei luoghi oggetto di bonifica nei Siti di Interesse Nazionale (SIN)[6];
  • Semplificazione dei procedimenti autorizzativi delle infrastrutture della rete di distribuzione elettrica a livello nazionale e locale, nonché delle reti energetiche nazionali che riguardano nello specifico sia gli interventi sulla RTN (Rete Trasmissione Nazionale)[7] che la rete gas già individuati nel PNIEC[8] (in particolare il “Tyrrenium[9]”).[10]
  • Velocizzazione dei tempi di assegnazione dei fondi contro il dissesto idrogeologico ai commissari;
  • Razionalizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Ambientali;
  • Semplificazioni in materia di interventi su progetti o impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, nonché per realizzare punti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici;
  • Nuova disciplina sui trasferimenti di energia rinnovabili dall’Italia agli altri Paesi europei, con benefici per le casse dello Stato;
  • Estensione ai piccoli Comuni (fino a 20.000 abitanti) del meccanismo dello “scambio sul posto altrove”[11] per incentivare l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili;
  • Piano straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano per soddisfare le esigenze di miglioramento della qualità delle superfici forestali secondo direttrici incentivanti e di semplificazione;
  • Semplificazioni per il rilascio delle garanzie pubbliche da parte di SACE a favore di progetti del green new deal[12];
  • Semplificazioni per le autorizzazioni relative alle infrastrutture della rete di distribuzione elettrica a livello locale e nazionale[13].

In conclusione, il Decreto Semplificazioni ha come obiettivi principali quello di semplificare i procedimenti amministrativi attraverso la digitalizzazione di quest’ultimi e la velocizzazione degli adempimenti burocratici e quello di sostenere sia l’economia verde (green economy[14]) sia l’attività delle imprese al fine di avvicinare le attività ad una maggiore propensione alla sostenibilità e al rispetto ambientale, sfruttando al meglio le risorse messe a disposizione.

 

[1] https://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2020/07/07/via-libera-decreto-semplificazioni-adempimenti-rapidi-imprese

[2] La funzione del SUE è quella di curare tutti i rapporti fra il privato e l’amministrazione e, quando previsto, con le altre amministrazioni chiamate a pronunciarsi sull’intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso di costruire, di denuncia di inizio attività o di segnalazione certificata di inizio attività. https://www.ediltecnico.it/17954/sportello-unico-per-ledilizia-quali-sono-le-sue-funzioni/

[3] Contributi alle imprese per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali. https://www.mise.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/2041297-dl-semplificazioni-le-misure-per-le-imprese

[4] Il CIPE è un organo collegiale di programmazione economica costituito con l. 48/27 febbraio 1967; ha diversi scopi, quali: definire le linee di politica economica in ambito nazionale, comunitario e internazionale, individuando gli specifici indirizzi e gli obiettivi prioritari di sviluppo economico e sociale, delineando le azioni necessarie per il conseguimento degli obiettivi prefissati, tenendo conto dell’esigenza di perseguire uno sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale ed emanando le conseguenti direttive per la loro attuazione e per la verifica dei risultati; definire gli indirizzi generali di politica economica per la valorizzazione dei processi di sviluppo delle diverse aree del paese, con particolare riguardo alle aree depresse, verificandone l’attuazione, attraverso una stretta cooperazione con le Regioni, le Province autonome e gli enti locali interessati; approvare piani e programmi di intervento settoriale e ripartire, su proposta delle amministrazioni interessate, le risorse finanziarie dello Stato da destinare allo sviluppo territoriale; e infine, definisce periodicamente gli obiettivi in base all’efficacia degli interventi attuati. http://www.treccani.it/enciclopedia/cipe/#:~:text=CIPE%20Sigla%20del%20Comitato%20Interministeriale,48%2F27%20febbraio%201967.

[5] La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è una procedura tecnico-amministrativa che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva, la realizzazione delle opere, gli effetti sull’ambiente biogeofisico, sulla salute e benessere umano di determinati progetti pubblici o privati, e di identificare le misure atte a prevenire, eliminare o rendere minimi gli impatti negativi sull’ambiente, prima che questi si verifichino effettivamente.

[6] I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono le zone territoriali individuate in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.). https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/suolo-e-territorio/siti-contaminati/siti-di-interesse-nazionale-sin#:~:text=I%20siti%20d’interesse%20nazionale,per%20i%20beni%20culturali%20ed

[7] La Rete di Trasmissione Nazionale è l’insieme delle centrali di trasformazione e delle linee elettriche di tutta Italia, che formano una rete su tutto il territorio nazionale, che si dipana raggiungendo ogni casa ed ogni struttura del Paese allacciata alla corrente elettrica. Questa fitta rete si può suddividere in due segmenti: la rete di trasmissione che collega gli impianti di produzione di energia e quelli di distribuzione e la rete di distribuzione che collega le singole abitazioni ed attività, dove la corrente viaggia a tensione minore. https://www.sorgenia.it/guida-energia/glossario/luce/rete-di-trasmissione-nazionale-rtn#:~:text=La%20Rete%20di%20Trasmissione%20Nazionale%20%2C%20abbreviata%20in%20RTN%2C%20%C3%A8%20l,Paese%20allacciata%20alla%20corrente%20elettrica.

[8] Piano Energia e Clima.

[9] Con cui si fa riferimento al collegamento elettrico tra Campania, Sicilia e Sardegna.

[10] https://www.mise.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/2041297-dl-semplificazioni-le-misure-per-le-imprese

[11] Lo Scambio sul Posto (SSP) è una modalità semplificata di accesso al mercato rivolta alle PA che rivestono contemporaneamente il ruolo di produttore e di consumatore di energia e che dispongono di un impianto di generazione da FER o di un impianto di cogenerazione riconosciuto “CAR”, alimentato da fonti fossili, di potenza inferiore a 200 kW. https://www.gse.it/servizi-per-te/fotovoltaico/scambio-sul-posto/ssp-per-la-pa

[12] Il Green Deal è la tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’UE, questo obiettivo verrà realizzato trasformando le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori politici e rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti. https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it

[13] https://www.informazionefiscale.it/decreto-Semplificazioni-novita-imprese-innovazione-digitalizzazione-PA-green-economy

[14] La Green Economy è un modello teorico di sviluppo economico che prende in considerazione l’attività produttiva osservandone sia i benefici derivanti dalla crescita, sia l’impatto ambientale provocato dall’attività di trasformazione delle materie prime, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio e l’inquinamento; aumentare l’efficienza energetica e delle risorse; evitare la perdita di biodiversità e infine, conservare l’ecosistema. http://www.treccani.it/enciclopedia/green-economy_%28Lessico-del-XXI-Secolo%29/

Fonte immagine: https://www2.dentalclub.it/decreto-semplificazioni-le-norme-di-interesse-odontoiatrico-approvate-in-senato/

Roberta Iacobucci

Laureata in Sociologia all'Università di Napoli "Federico II", tesi di laurea in Statistica per la ricerca sociale sulla comparazione degli indicatori economici e sociali che si usano per misurare il grado di povertà di un Paese. Laureata con lode in Comunicazione, Valutazione e Ricerca Sociale presso l'Università di Roma "La Sapienza", tesi di laurea in Sociobiologia e Teoria dei giochi, per l'analisi dell'agire strategico cooperativo in riferimento al suo grado di funzionamento all'interno della società. Area di interesse: Politica Economica

Lascia un commento