giovedì, Novembre 7, 2024
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Alcuni esempi di Patroni nei Comuni nati da fusione

La tematica del Santo Patrono nel Comune Unico è stata già affrontata in un precedente articolo. Tuttavia non si è ancora messo in evidenza come gli enti locali che hanno intrapreso un cammino di fusione si sono regolati per la scelta della figura religiosa da associare al proprio Comune.

Il Comune Unico di Castelfranco Piandiscò, in provincia di Arezzo in Toscana, ha individuato come Santo Patrono San Filipppo Neri. Il motivo della scelta risiede nel recupero di un atto amministrativo del 1710, voluto dalla volontà popolare dell’allora Comune Unico, nel quale si deliberava quale Protettore della Comunità Civile il Santo fiorentino originario di quella terra. L’atto è stato poi trasmesso, tra gli altri, alle Rappresentanze Sindacali interne, alle Rappresentanze di categorie commerciali ed ai Parroci delle Parrocchie di Castelfranco Piandiscò.

Invece, nel Comune di Valsamoggia, se in un primo momento erano state confermate le già esistenti festività per ogni municipalità, successivamente si è ritenuto che la scelta del Santo Patrono spettasse alle parrocchie del vicariato, che indicarono come Santo Patrono Giovanni XXIII Papa. In seguito alla formalizzazione della scelta con apposita delibera comunale, l’11 ottobre è diventato per Valsamoggia, dal punto di vista civile, l’unico giorno festivo per tutto il territorio. Tuttavia, accanto a questa nuova festività, che è diventata l’unica dal punto di vista civile, ogni Comune continua a festeggiare il proprio Santo Patrono d’origine.

Nel Comune di Verderio è accaduto qualcosa di diverso. Nonostante il consiglio comunale avesse scelto i martiri Nazareno e Celso come Santi Patroni, le parrocchie di Verderio Superiore e Verderio Inferiore sono state lasciate libere di celebrare rispettivamente la festa di SS. Giuseppe e Floriano il 4 maggio e SS. Nazareno e Celso il 28 luglio (unica data festiva per i cittadini verderesi). Tuttavia, la procedura per la scelta del Santo Patrono non ha mancato di evidenziare delle lacune. Infatti, prima della delibera del consiglio comunale, ed in mancanza di una direttiva regionale che regolamentasse la situazione a seguito della fusione di due o più Comuni, il Commissario Prefettizio aveva scelto di mantenere entrambe le festività. In un secondo momento, però, l’assise ha deciso di optare per una sola delle due coppie di santi, avvalendosi di un mero sorteggio. Il Sindaco Origo ha giustificato tale scelta dicendo di voler evitare, per tale via, che la selezione del Santo Patrono avvenisse in seguito alla costituzione di una commissione di religiosi e laici, che avrebbero avviato un dispendioso percorso storico conoscitivo.

Ancora, la Commissione per la fusione di Poggio Berni e Torriana, in vista del referendum per il Comune Unico, ha tentato di rispondere alle domande inerenti al festeggiamento del Santo Patrono poiché, se per Torriana il Santo patrono era San Vinicio (28 agosto), per Poggio Berni invece questi era San Giorgio (23 aprile). In quell’occasione la Commissione ha rassicurato che ogni comunità avrebbe potuto continuare a festeggiare San Vinicio e San Giorgio (sfera religiosa), mentre per il giorno della festività patronale e astensione dal lavoro (sfera civilistica) sarebbero stati coinvolte le comunità religiose sul territorio, al fine di prendere decisioni in merito. Fu così che, con l’istituzione del Comune di Poggio Torriana il 1° gennaio 2014, fu indicato come Santo Patrono San Martino (11 novembre).

Vi sono stati poi Comuni che hanno operato una scelta più “originale”, come quello di Gravedona ed Unti. Questo, nato dalla fusione di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona l’11 febbraio del 2011, giorno in cui ricorre la Beata Vergine di Lourdes, ha indicato proprio quest’ultima come Santo Patrono.

Andrea Amiranda

Andrea Amiranda è un Avvocato d'impresa specializzato in Risk & Compliance, con esperienza maturata in società strategiche ai sensi della normativa Golden Power. Dal 2020 è Responsabile dell'area Compliance di Ius in itinere. Contatti: andrea.amiranda@iusinitinere.it

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