giovedì, Marzo 28, 2024
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Il servizio “Buy Now Pay Later”: disciplina e vantaggi

Il servizio Buy Now Pay Later: disciplina e vantaggi

Quante volte vi è capitato di voler cedere alla tentazione di acquistare la borsa dei vostri sogni o delle sneakers all’ultimo grido? E magari subito dopo avete desistito a causa dei prezzi eccessivamente proibitivi.

Dove la domanda chiama, il capitalismo risponde e, per agevolare sempre più consumatori, è stato creato il servizio “Buy Now, Pay Later”, di seguito anche BNPL. Si tratta di un piano di pagamento costituito da un prestito rateizzato e chiamato “compra ora, paga dopo” che ha permesso di soddisfare i desideri di un’ampia fascia di utenti, rendendo accessibili beni che, se acquistati in un’unica formula, non sarebbero stati così vantaggiosi.

Tuttavia, forse non è proprio così: negli ultimi anni i servizi che permettono di rateizzare gli acquisti hanno determinato un aumento della spesa presso i rivenditori; tuttavia, gli investitori temono (ove siano presenti) tassi di interesse sempre più alti, che possono creare una seria difficoltà per molti utenti deboli che aderiscono ai servizi senza conoscere in modo approfondito le regole del gioco [1].

Di fatto, quindi, la crescita rallenta, l’inflazione cresce e i consumatori si indebitano sempre di più [2].

Qualche numero

L’uso delle piattaforme BNPL è quadruplicato nel 2020 [3], con valori di transazione che hanno raggiunto i 3,31 miliardi di dollari, nel 2021 i valori erano invece pari a 7,83 miliardi di dollari (il 5% del valore del mercato totale dell’e-commerce inglese); si stima addirittura che nel 2024 esso possa rappresentare il 13,6% delle transazioni, raggiungendo un valore di 250 miliardi nei prossimi tre anni. Un quarto degli utenti ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni e metà hanno un’età compresa tra i 25 e i 36 anni, di conseguenza parliamo di utenti giovani e perlopiù finanziariamente deboli e instabili. I beni maggiormente acquistati, in percentuale sono prodotti di elettronica per il 27%, vestiti, scarpe e accessori per il 19%, complementi di arredo per il 17%, elettrodomestici per il 15%, prodotti beauty per il 14% e altre spese voluttarie per l’8% [4]. In Europa il mercato è dominato da Klarna, una fintech svedese dotata di licenza bancaria, seguita da AfterPay, Sezzle, ZipPay e Affirm, ma anche da player come American Express e Barclays, che si stanno interessando a questo fenomeno in continua evoluzione. Per l’Italia possiamo invece citare il conosciuto Scalapay [5].

Il fenomeno è così diffuso che perfino Apple qualche settimana fa ha deciso di aderire al servizio, scatenando rumors e una corsa ai ripari da parte dei competitors. Il gigante di Cupertino promette quattro rate mensili a interessi zero; il servizio Apple Pay Later dovrebbe essere gestito totalmente dalla Apple Financing LLC, una sussidiaria interna. È la prima volta che un produttore di device diventa anche finanziatore degli acquisti degli utenti che utilizzano i propri prodotti. Inutile dire che, nel mondo dei Big Tech, l’unico ad aver fatto una cosa simile prima è stato Amazon, precursore di qualsivoglia innovazione dell’e-commerce [6].

Regolamentazione

Uno dei motivi del repentino successo del Buy Now Pay Later è dato dalla facile accessibilità; infatti, attualmente la regolamentazione riguardante l’offerta e l’utilizzo di questo modello è pressoché assente. La mancanza di un tessuto normativo, la rapida evoluzione del modello e la domanda in forte espansione cominciano a preoccupare le Istituzioni per ciò che riguarda l’erogazione non regolamentata del credito. La Financial Conduct Authority già nel 2019 definiva il fenomeno come: “Offerte che tendono a fornire un periodo promozionale durante il quale gli acquirenti non devono effettuare pagamenti e non vengono versati interessi. Tuttavia, se il consumatore non rimborsa l’intero importo entro il termine, gli interessi saranno addebitati dalla data di acquisto; agli acquirenti che rimborsano solo una parte, verranno addebitati una parte di interessi retroattivi. Tipicamente, oltre un terzo dei consumatori non rimborsa entro il periodo dell’offerta” [7].

Tale modello comporterebbe una serie di rischi a livello generale per il mercato del credito, quali la mancanza di informazioni e la potenziale creazione di sovraindebitamento [8]. Gli elementi appena citati, nel nostro ordinamento violerebbero sicuramente le norme del Codice del Consumo [9] oltre alla normativa riguardante la concorrenza leale [10] e lederebbero l’acquirente, in quanto contraente debole della transazione.

La preoccupazione principale è che tale modello possa stimolare gli acquisti impulsivi: una ricerca condotta dal The Strawhecker Group su un campione di 1.500 statunitensi riporta come il 55% dei consumatori tende a spendere di più (312 dollari di spesa media) con BNPL rispetto agli altri metodi di pagamento [11]. Un’ulteriore e ancora più tragica eventualità è che gli acquisti possano essere incentivati anche quando superino le disponibilità economiche dei consumatori; un’analisi condotta da Piplsay, infatti, dimostra come il 61% degli utenti utilizzi il metodo BNPL per l’acquisto di beni troppo cari rispetto al proprio budget di riferimento o che comunque acquisti pur non disponendo dei fondi sufficienti, con conseguenti ritardi nei pagamenti [12]. Inoltre, gli acquirenti, per ritardare il rimborso del debito, a volte utilizzano come mezzo di pagamento delle carte di credito con tassi di interesse fino al 20%, costituendo, in questo modo, un pericoloso circolo vizioso. A dimostrazione della distorsione di tale sistema c’è il fatto che, nonostante il BNPL sia stato concepito come un modello da utilizzare per prodotti di lusso e articoli di grandi dimensioni, per esempio elettrodomestici e TV, lo stesso viene in realtà utilizzato anche per pagare beni essenziali come il cibo. La preoccupazione principale è che, soprattutto tra i giovani attirati dai social e da diverse tipologie di pubblicità, queste forme di finanziamento non vengano percepite come un debito e che si creino in questo modo una distorta percezione della realtà e del concreto valore della merce acquistata, al mero fine di appagare facilmente un desiderio materialistico percepito come assolutamente necessario.

Come già accennato, una regolamentazione è indispensabile per fornire agli utenti una protezione dai possibili danni finanziari e la Financial Conduct Authority inglese ha già applicato delle modifiche ai termini e alle condizioni inique o poco chiare che utilizzano i contratti redatti dalle fintech Klarna, Clearpay, Laybuy e Openpay [13]. Di fatto, con questa stretta il governo britannico ha imposto agli Istituti di credito di effettuare controlli sulla solvibilità dei soggetti che utilizzano i servizi Buy Now Pay Later, per assicurarsi che possano permettersi i prestiti che sottoscrivono [14]. Secondo parte degli studiosi bisognerebbe fare di più, infatti, quella del credito non è l’unica strada da percorrere, ma si potrebbero tutelare i consumatori con i redditi più bassi anche attraverso finanziamenti comunitari con prezzi più accessibili, utilizzando ad esempio le cooperative del credito e le istituzioni finanziarie per lo sviluppo della comunità. Sarebbe necessario avere norme che tutelino i consumatori, ma che al contempo consentano agli stessi di continuare ad utilizzare i servizi BNPL senza sovraindebitarsi. Tali misure permetterebbero [15] di chiarire che il Buy Now Pay Later è a tutti gli effetti una forma di finanziamento ed evidenzierebbero le sue implicazioni, permettendo delle scelte maggiormente informate, garantendo così che i fornitori effettuino dei controlli approfonditi sulla situazione economico – patrimoniale dei soggetti che accedono ai servizi di finanziamento, valutando se questi ultimi siano veramente in grado di rimborsare i prestiti e aggiungendo una protezione maggiore nei confronti dei prodotti esposti, magari attraverso l’utilizzo di altre forme di credito, come le carte di credito che, ad esempio, offrono un rimborso in caso di smarrimento o danneggiamento dei beni.

In questo modo i servizi di BNPL continuerebbero ad essere utilizzati, garantendo l’inclusione ed evitando il sovraindebitamento dei consumatori al fine di ridurre il debito complessivo e tutelando così sia gli acquirenti, sia i fornitori e i rivenditori.

Sicuramente c’è ancora molta strada da fare e probabilmente il panorama italiano non è pronto ad una regolamentazione interna puntuale ed efficace per un fenomeno ancora così instabile e propenso ad evolversi, tuttavia, considerata la diffusione del servizio, l’Unione europea sicuramente si pronuncerà in merito, fornendo delle direttive chiare che ponderino gli interessi in gioco e che tutti i paesi possano seguire, uniformandosi. Gli interventi a riguardo quindi non mancheranno e, certamente, riusciranno a conciliare da una parte la concorrenza con l’innovazione, dall’altra, la tutela del consumatore con i diritti dei fornitori; nel frattempo, come abili visionari e spettatori, noi attendiamo il legislatore e il progredire degli eventi.

[1] M. BRANNIGAN, Un approccio migliore al “Compra ora, paga dopo”, Business of Fashion, 09 giugno 2022, disponibile al link: https://www.businessoffashion.com/articles/retail/a-better-approach-to-buy-now-pay-later/.

[2] E. F. GADESCHI, Il Buy Now Pay Later sta facendo indebitare la Generazione Z?, Elle, 13 giugno 2022, disponibile al link: https://www.elle.com/it/magazine/a40217023/buy-now-pay-later-cos-e/.

[3] FCA secures contract changes for buy-now-pay-later customers, Financial Conduct Authority, 14 febbraio 2022, disponibile al link: https://www.fca.org.uk/news/press-releases/fca-secures-contract-changes-buy-now-pay-later-customers.

[4] E. F. GADESCHI, Il Buy Now Pay Later sta facendo indebitare la Generazione Z?, Elle, 13 giugno 2022, disponibile al link: https://www.elle.com/it/magazine/a40217023/buy-now-pay-later-cos-e/.

[5] S. SURIANO, Buy Now Pay Later. Non è tutto oro quello che luccica, Huffpost, 27 giugno 2022, disponibile al link: https://www.huffingtonpost.it/dossier/fintech/2022/06/27/news/buy_now_pay_later_non_e_tutto_oro_quel_che_luccica-9710799/.

[6] A. NISI, La scossa di Apple al settore ‘Buy Now Pay Later’, Agenzia Italiana, 12 giugno 2022, disponibile al link: https://www.agi.it/economia/news/2022-06-12/apple-scossa-settore-bnpl-buy-now-pay-later-17056763/.

[7] FCA publishes final rules on Buy Now Pay Later products, Financial Conduct Authority, 12 giugno 2019, disponibile al link: https://www.fca.org.uk/news/press-releases/fca-publishes-final-rules-buy-now-pay-later-products.

[8] F. POLYAK, M. HOFER, The Disruptive Potential of Buy Now Pay Later in Western Europe, Euromonitor International, 18 gennaio 2022, disponibile al link: https://www.euromonitor.com/article/the-disruptive-potential-of-buy-now-pay-later-in-western-europe.

[9] D. Lgs. 206/2005, disponibile al link: https://www.codicedelconsumo.it/parte-i-artt-1-3/.

[10] Sulla concorrenza sleale: art. 2598 cc. Disponibile al link: https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quinto/titolo-x/capo-i/sezione-ii/art2598.html.

[11] Buy Now, Pay Later – Boom or Bust?, The Strawhecker Group, 12 aprile 2021, disponibile al link: https://thestrawgroup.com/buy-now-pay-later-boom-or-bust/.

[12] “Buy now, pay later” programs. How interested are US shoppers?, Piplsay, 04 ottobre 2021, disponibile al link: https://piplsay.com/buy-now-pay-later-programs-how-interested-are-us-shoppers/?utm_source=email&utm_medium=mediamailer_organic&utm_campaign=quant_piplsayresearch&utm_term=buynowpaylater&utm_content=text_body&cn-reloaded=1.

[13] Per approfondire termini e condizioni contrattuali: FCA secures contract changes for buy-now-pay-later customers, Financial Conduct Authority, 14 febbraio 2022, disponibile al link: https://www.fca.org.uk/news/press-releases/fca-secures-contract-changes-buy-now-pay-later-customers.

[14] M. MEAKER, I servizi di pagamenti a rate hanno un futuro?, Wired, 04 luglio 2022, disponibile al link: https://www.wired.it/article/pagamenti-a-rate-crisi-bnpl-klarna/.

[15] L. APPLEYARD, Buy now, pay later: how to protect consumers without regulating it away, The Fashion Law, 20 giugno 2022, disponibile al link: https://www.thefashionlaw.com/buy-now-pay-later-how-to-protect-consumers-without-regulating-it-away/.

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