venerdì, Marzo 29, 2024
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La tutela giuridica del format televisivo nel diritto spagnolo

Il contesto europeo, dal punto di vista normativo e giurisprudenziale, è in grado di evidenziare quelle che sono le tendenze più significative in materia di format televisivo, nonostante il mercato degli stessi sia di dimensione mondiale. Si è scelto, pertanto, di analizzare la giurisprudenza e la disciplina giuridica della Spagna. Tuttavia,  nonostante le evidenti peculiarità dell’ordinamento iberico, è stato comunque possibile estrapolare delle assonanze con l’ordinamento italiano.

1. Il format televisivo nel diritto spagnolo

Nell’ordinamento spagnolo il diritto d’autore si presenta come un diritto unitario, ossia un diritto che permette ai terzi di avvalersi anche del diritto di riproduzione, di comunicazione, di distribuzione e di trasformazione. Esso sancisce che sono oggetto di proprietà intellettuale tutte le creazioni originali letterarie, artistiche o scientifiche espresse attraverso qualunque mezzo o supporto, tangibile o intangibile, attualmente conosciuto o che sarà inventato in futuro. L’art. 10 de la Ley de Propriedad Intelectual annovera tra le opere incluse anche quelle cinematografiche, nonché ogni altra opera audiovisiva[1]. Anche l’autorevole dottrina spagnola[2] abbraccia le teorie elaborate da quella italiana, per cui esclude che la sola idea, ancorché originale, sia passibile di tutela in quanto opera dell’ingegno. Orientamento questo, confermato dalla giurisprudenza spagnola. Infatti, le semplici idee astratte del pensiero umano non possono essere protette dal diritto d’autore. Esse devono essere strutturate in modo formale ed essere messe per iscritto al fine di godere di una relativa tutela[3]. Dunque, le opere devono essere originali dato che le idee possono essere o non essere importanti: quello che rileva è la forma originale della loro espressione.

Il 24 giugno 2004 è stata emessa una risoluzione inerente alla controversia Meeting Ibérica contro Axel Spinger e, a tal riguardo il Tribunale Supremo ha ribadito il suddetto orientamento sottolineando che il presupposto primordiale affinché una creazione umana possa essere considerata opera tutelabile è l’originalità, ossia l’aver creato qualcosa di nuovo che prima non esisteva. La creazione deve essere intesa come una “novità oggettiva”, requisito propedeutico al suo riconoscimento ex art. 10 della Legge sulla proprietà intellettuale. Proprio per questo, ciò che nel frattempo è divenuto patrimonio comune o di pubblico dominio non sarà tutelato. Se da una parte è vero che il format televisivo non rientra nell’ambito della protezione sopra delineata, dall’altra è altrettanto vero che esso può essere considerato come opera dell’ingegno se contiene una struttura del programma, o meglio, se comprende al suo interno una sequenza preordinata di azioni, interventi, avvenimenti ed eventi organizzati. Attraverso l’esecuzione tecnica questi contenuti devono essere in grado di ricreare una o più rappresentazioni unitarie dirette ad un determinato pubblico. Le mere e generiche concezioni riguardanti un programma televisivo non potranno essere ritenute opere. La tutela giuridica che deriva dalle disposizioni sulla proprietà intellettuale dipende, soprattutto, dal grado di astrazione dell’idea. Il punto più elevato dell’astrazione sarà il “luogo comune” e quando si riduce il livello di astrazione possono ottenersi formulazioni elaborate e suscettibili di essere protette dalla proprietà intellettuale[4].

In una sentenza dell’Udienza Provinciale di Toledo del 2012, i giudici hanno definito il format televisivo come:

 «un’opera dell’ingegno umano che incorpora una struttura o forma originale, costituita da una predeterminata unione o sequenza di elementi che, costituendo lo scheletro di un programma televisivo, sia quest’ultimo un magazine, un game show, un talk show, un quiz show, permettono la sua messa in scena, così come la sua individualizzazione rispetto ad altri formati del suo stesso genere»[5].

La giurisprudenza del paese iberico, sulla scorta di quanto avveniva negli altri ordinamenti europei, non si è limitata ad applicare le norme concernenti la proprietà intellettuale. Infatti, in una sentenza del Tribunale Commerciale di Madrid del 2007 è stato deciso di estendere al format televisivo le garanzie previste in materia di concorrenza sleale[6]. Dopo aver accertato il plagio di un format, un’emittente nazionale è stata condannata ad interrompere la trasmissione del format plagiato ed è stato accordato un congruo risarcimento alla televisione locale. Nell’esperienza spagnola varie sono le iniziative poste a tutela dei format.

Si segnala a riguardo come la ‘Academia de las Ciencias y las Artes de Television’ abbia istituito, nel maggio del 2011, un registro per format televisivi che, anche se non abbia natura di registro pubblico, tutela gli autori dei format di nuova creazione. In precedenza la prassi vedeva l’autenticazione delle opere per via notarile, per ovviare ai frequenti casi di diniego di registrazione nel Registro Spagnolo della Proprietà Intellettuale. Il notaio si riduceva ad autenticare scritture private o rogare atti pubblici contenenti i dati dell’autore, la data e l’ora del deposito dell’opera e questo sistema consentiva all’autore di poter dimostrare la paternità e la data certa dell’opera, senza rischiare di vedersi rifiutare la sua registrazione nel Registro Spagnolo della Proprietà Intellettuale per mancanza di originalità. Molte volte i format sono stati giudicati inidonei a comunicare idee e conoscenze nuove od originali e per tale motivo è stata negata loro la registrazione. L’iniziativa dell’istituzione di un registro per i format serve proprio ad arginare le conseguenze di un eventuale diniego di registrazione. Infatti, grazie a ciò gli autori non sono più costretti a registrare i copioni delle serie e dei programmi come se fossero opere letterarie, o, alternativamente, a ricorrere all’autenticazione dell’opera da parte di un notaio. Altra interessante iniziativa a tutela dei format, che si pone come una valida alternativa al ‘registro per i format’ della ‘Academia de las Ciencias y las Artes de Television’, è la creazione di un registro on-line di opere, registrazioni audiovisive, format televisivi e copioni che consente di autenticare la proprietà intellettuale e proteggere i diritti d’autore. Tale registro è stato istituito nel dicembre del 2012 dall’ ‘Entidad de Gestion de Derechos de los Productos Audiovisuales’[7](EGEDA), ente autorizzato dal Ministero dei Beni Culturali che gestisce, rappresenta e difende in tutto il territorio spagnolo gli interessi dei produttori audiovisivi, in collaborazione con il ‘Colegio de Registradores de España’ (registro dei beni mobili). Il registro on-line consente a tutti gli autori di autocertificare l’opera attraverso la cosiddetta “prueba de autoría sólida”, salvando il suo contenuto telematicamente ed inserendola nei registri dei beni mobili.

2. Divergenze con il modello italiano

A differenza di quanto avviene in Italia, quindi, in Spagna si sono registrate interessanti iniziative, sia da parte della Pubblica Amministrazione sia da parte degli enti privati di settore. Queste sono atte a dir vita a strumenti alternativi di protezione dei diritti sui prodotti audiovisivi, ed in particolar modo dei format, al fine di by-passare la mancanza di una specifica tutela normativa. Riassumendo, anche se la legge spagnola non offre una tutela settoriale al format televisivo, se non in quanto opera audiovisiva, la giurisprudenza ha realizzato una tutela per il format solo se sussistono particolari requisiti. Essi sono riscontrabili nella struttura o forma originale dell’opera e la predeterminata unione di sequenze e di elementi che permettono la sua messa in scena. Ciò è il sintomo che nel valutarne l’originalità i giudici spagnoli siano molto selettivi. Sebbene non esista una definizione normativa di format nell’ordinamento italiano come in quello spagnolo, e non vi sia in entrambi gli ordinamenti giuridici una tutela legale ad hoc, la giurisprudenza di entrambi i Paesi ha cercato di arginare il vuoto legislativo, applicando al format televisivo – quale opera dell’ingegno – le garanzie previste in materia di concorrenza sleale. Sta di fatto che resta indiscutibile, anche al fine di tutelare gli operatori commerciali che nell’utilizzo dei format per la realizzazione di programmi televisivi investono ingenti capitali, l’impellenza di un intervento da parte del legislatore volto a disciplinare finalmente questa peculiare categoria di opera dell’ingegno.

 

[1] Real Decreto Legislativo 1.1996, de 12 de abril, por el que se aprueba el Texto Refundido de la Ley de Propriedad Intelectual, regularizando, aclarando y armonizando las disposiciones legales vigentes sobre la materia. Articulo 10. Obras y titulos originales: 1. Son objeto de propriedad intelectual todas las creaciones originales literarias, artisticas o cientificas expresadas por cualquier medio o soporte, tangible o intangible, actualmente conocido o que se invente en el futuro, comprendiéndose entre ellas: a) Los libros, folletos, impresos, epistolarios, escritos, discursos y alocuciones, conferencias, informes forenses, explicaciones de catedra y cualesquiera otras obras de la misma naturaleza; b) Las composiciones musicales, con o sin letra; c) Las obras dramatico-musicales, las coreografias, las pantomimas y, en general, las obras teatrales; d) Las esculturas y las obras de pintura, dibujo, grabado, litografia y las historietas grafica, tebeos, o comics, asì como sus ensayos o bocetos y las demás obras plásticas, sean o no aplicades; f) Los proyectos, planos, maquetas y diseños de obras arquitectónicas y de ingenieria; g) Los gráficos, mapas y diseños relativos a la topografia, la geografia y, en general, a la ciencia; h) Las obras fotográficas y las expresada por procedimiento análogo a la fotografia; i) Los programas de ordenador. 2. El titulo de una obra, cuando sea original, quedará protegido como parte de ella.

[2] A tal riguardo si veda D. ESPÍN CÁNOVAS,  Los derechos del autor de obras de arte, Madrid, 1996, p. 66.

[3] La sentenza del Tribunale Commerciale n. 2 di Madrid, 9 giugno 2005,  coerentemente con la dottrina prevalente, ha sottolineato che: «Constituye lugar común dentro del panorama doctrinal aquella concepción con arreglo a la cual las simples ideas, por no ser susceptibles de apropiación al ser patrimonio de la humanidad, no pueden serobjeto de tutela dentro de la órbita de los derechos de autor, siendo menester, para gozar de dicha protección, que la idea como tal se haya plasmando de forma relativamente estructurada en algún medio de expresión formal, en nuestro caso la palabra escita. En tal sentido, señala D. ESPIN CÁNOVAS que la idea es de libre circulación, lo que se justifica por la utilización que el autor hace de los datos existentes en la sociedad que, después de su propia creación, devuelve a ésta».

[4] Si veda sentenza dell’Udienza Provinciale di Madrid, 2 luglio 2009, n. 182.

[5] A tal riguardo, si veda sentenza dell’Udienza Provinciale di Toledo, 17 luglio 2012, n. 220.

[6] In particolare, sentenza del Tribunale Commerciale n. 6 di Madrid, 18 giugno 2007, n. 373. Siamo in presenza di due programmi televisivi, uno a livello locale e l’altro a livello nazionale che presentano entrambi lo stesso tipo di format. L’attore ha chiesto ed ottenuto l’applicazione delle norme sulla concorrenza sleale, soprattutto quelle riguardanti l’imitazione, lo sfruttamento della reputazione altrui e l’induzione all’infrazione contrattuale. Il convenuto non solo ha cancellato il programma, ma ha dovuto risarcire l’attore.

[7] “L’entità di gestione dei diritti dei produttori di audiovisivi” (EGEDA) è un’entità di gestione dei diritti che rappresenta e difende gli interessi dei produttori di audiovisivi ad essa associati in Cile, Colombia, Spagna, Stati Uniti, Ecuador, Perù e Uruguay.

Si legga  “Format televisivo: l’attività di mediazione della FRAPA” Format televisivo: l’attività di mediazione della FRAPA – Ius in itinere. 

Si legga anche “Spagna: verso la riforma della legge sul diritto d’autore” Spagna: verso la riforma della legge sul diritto d’autore – Dirittodautore.it. 

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