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L’impeachment di Trump: come funziona?

Dopo vari tentativi mai arrivati a buon fine nella storia della federazione statunitense, stavolta potrebbe davvero realizzarsi l’impeachment nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d’America. Tale procedura è stata avviata il 24 settembre scorso, quando la Presidente (Speaker) della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi ha annunciato l’inizio di un’investigazione nei confronti di Donald Trump per abuso di potere[1], accusato di aver sollecitato il governo ucraino per trovare informazioni compromettenti su Joe Biden, candidato alle primarie democratiche in vista delle elezioni presidenziali del 2020.

Cos’è l’impeachment?

È un istituto derivante dalla tradizione inglese: era un metodo adottato dal Parlamento per condurre veri e propri processi criminali nei confronti dei funzionari del Re[2]. Il Parlamento britannico poteva far valere il principio di responsabilità giuridica dei ministri per atti della Corona tramite la procedura di impeachment, che poteva giungere sino alla condanna a morte del ministro.

Nella tradizione giuridica americana, l’impeachment può essere considerato come un vero e proprio processo a cui è sottoposto il Presidente, che si svolge nelle aule del Congresso. Non si tratta dunque di una “mozione di sfiducia” del legislativo nei confronti dell’esecutivo, come succede nei sistemi parlamentari europei. In realtà, essendo quella statunitense una “democrazia composita”[3], ossia un sistema politico che si basa su una separazione multipla dei poteri connessi tuttavia dal sistema dei checks and balances, l’impeachment è un meccanismo di controllo in extremis che impedisce che il pendolo del potere politico oscilli troppo a favore del Presidente.

Base giuridica

Il meccanismo è regolato in primis dall’art. 4 della Sezione 2 della Costituzione americana: esso prevede la rimozione del Presidente, del Vicepresidente e di tutti i funzionari civili dai propri uffici “su accusa e verdetto di colpevolezza di tradimento, corruzione o altri gravi crimini o misfatti”. In realtà, la valutazione di questi criteri è lasciata alla discrezione e interpretazione dei parlamentari, e principalmente si riferisce a casi di abuso di potere. Infatti, Alexander Hamilton nel 1788, nei giorni della ratifica della Costituzione, parlò generalmente di «violazione della fiducia dei cittadini»[4].

Nella pratica, le categorie considerate sono normalmente tre: (i) espliciti abusi di potere; (ii) comportamenti incompatibili con la carica; (iii) uso improprio dell’incarico (nel quale rientra un guadagno e vantaggio personale).

Si tratta, perlopiù, di casi per cui Trump potrebbe essere perseguito: dalle implicazioni al Russiagate, le quali farebbero emergere la possibilità che Trump abbia mentito al procuratore speciale Mueller nelle risposte date alla precedente inchiesta, fino ai recenti fatti menzionati. Tali circostanze sono state considerate un tradimento dei valori su cui si basa la Costituzione di Philadelphia.

Procedimento

Innanzitutto, l’impeachment deve essere attivato dalla Camera dei rappresentanti, sulla base dell’art. 1 della sezione 2, che conferisce alla Camera il solo potere esclusivo di farlo scattare. Nella prassi, inizia con un voto a maggioranza semplice che dà al via alle investigazioni sulle accuse mosse al leader della Casa Bianca, ma non sempre tale votazione avviene: ad esempio, in questo caso, la Speaker della Camera ha direttamente istruito le sei Commissioni coinvolte a lavorare nelle indagini, senza prima aver messo ai voti la questione. Al termine delle investigazioni, consistenti nel reperire materiale probatorio e nell’effettuare audizioni, vengono redatti i c.d. articoli di impeachment, ossia delle accuse di reati. Questi vengono in seguito sottoposti al voto, prima della Commissione Giustizia e poi dell’intera Camera: nel caso in cui vengano approvati, è dichiarato ufficialmente l’impeachment del Presidente.

Dopodiché, il potere di giudicare su tutti i casi invece spetta solo ed esclusivamente al Senato, secondo l’articolo 1 sezione 3: quando si riunisce a tal fine, “dovrà prestare giuramento o impegno solenne”[5] e a presiedere è il Giudice in capo alla Corte Suprema. Il Senato decide definitivamente se assolverlo o condannarlo con un voto a maggioranza qualificata pari ai due terzi, e, in caso di condanna, il Presidente sarà rimosso dall’incarico.

Casi precedenti nella storia degli US

Come sopra accennato, il compimento della procedura di rimozione del Presidente in carica non si è mai verificato nella storia, anche se tre presidenti ci sono andati vicino. Per quanto riguarda Andrew Johnson nel 1869 e Bill Clinton del 1999, questi sono stati processati e poi assolti dal Senato: il primo era stato accusato di violazione della legge per aver rimosso dall’incarico e sostituito il suo Segretario di Guerra e rivale politico Edwin Stanton, mentre il secondo di falsa testimonianza sotto giuramento e ostruzione della giustizia scaturiti da una denuncia per molestie sessuali sporta contro Clinton dall’ex dipendente statale dell’Arkansas Paula Jones.

Un altro è quello di Richard Nixon, il quale non è arrivato ad essere processato nelle aule della Camera: consapevole della condanna imminente a seguito dello scandalo Watergate ai danni degli avversari democratici durante la sua campagna per la rielezione di due anni prima, si dimise prima di una qualsiasi formale accusa nel 1974. Le dimissioni di Nixon dimostrano come l’istituto dell’impeachment possa avere notevoli implicazioni anche qualora non conduca a una condanna ufficiale.

Ci sarà una prima volta?

È attualmente incerta la possibilità che stavolta si giunga ad una condanna definitiva di Donald Trump. In un’intervista alla CBS news[6], alla domanda sulla fondatezza dell’impeachment, Nancy Pelosi ha dichiarato che il Presidente ha compiuto atti che rientrano nella sfera di un’accusa di tradimento, riguardanti le elezioni: “quando c’è di mezzo la violazione della Costituzione, in quanto ha minato la sicurezza nazionale, frammentato l’integrità delle elezioni, allora ciò disonora la carica vera e propria di Presidente”: questo, nella sua opinione, rientra nell’impeachment. La Speaker prosegue sostenendo che “ciò che Trump ha fatto è ancor peggiore di quanto abbia compiuto il collega repubblicano Nixon”, il quale quantomeno “si preoccupò del bene della nazione a tal punto che riconobbe i propri errori e che la situazione stava minando la carica istituzionale”.

Resta da aspettare la fine dell’anno per avere un responso, sempre che il Presidente non decida di dare le proprie dimissioni prima.

[1] T. McCarthy, Trump impeachment inquiry: a timeline of key events so far, Novembre 2019, disponibile qui: https://www.theguardian.com/us-news/2019/oct/31/trump-impeachment-inquiry-timeline-key-events

[2] J. Kelly, Constitutional Scholar explains how impeachment works in a hyper-partisan era, Settembre 2019, disponibile qui: https://news.virginia.edu/content/constitutional-scholar-explains-how-impeachment-works-hyper-partisan-era

[3] S. Fabbrini, Compound Democracies: Why the United States and Europe are Becoming Similar, edizione 2007

[4] M. Valsania, Impeachment: leggi, regole e iter che governano un processo al Presidente, Settembre 2019, disponibile qui: https://www.ilsole24ore.com/art/impeachment-leggi-regole-e-iter-che-governano-processo-presidente-ACYk4lm

 

[5] Costituzione degli Stati Uniti d’America, 15 settembre 1787.

[6] H. Caygle, Pelosi has no idea if impeachment inquiry will wrap by year’s end, Novembre 2019, disponibile qui: https://www.politico.com/news/2019/11/17/pelosi-impeachment-democrats-trump-071315?utm_source=Gmi+Mailchimp+Integration+Prod+List&utm_campaign=8aee81a952-EMAIL_CAMPAIGN_2018_07_08_04_14_COPY_01&utm_medium=email&utm_term=0_ff3735a749-8aee81a952-56989625

Jasmina Saric

Jasmina Saric, laureata presso la Facoltà di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli di Roma con tesi in diritto dell'Unione europea, percorso futuro di Laurea magistrale in Relazioni Internazionali, specializzata in Studi Europei. Collaboratrice dell'area di diritto internazionale, con particolare interesse per il settore europeo.

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