venerdì, Marzo 29, 2024
Uncategorized

Semplificazione amministrativa, primato italiano o spagnolo?

Semplificare per crescere e liberare risorse per lo sviluppo del paese.

Semplificare per dare certezza ai diritti dei cittadini.

Semplificare per un’amministrazione che funzioni meglio e costi meno.

Questo è l’obiettivo che il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione ha tentato di raggiungere nel 2015 con una legge e successivi decreti attuativi.

La semplificazione amministrativa è realizzata dai Governi attraverso interventi normativi, amministrativi, organizzativi e tecnologici che intendono ridurre il peso della burocrazia su cittadini ed imprese, tagliando i tempi che questi impiegano nel districarsi tra le varie faccende burocratiche.

Il processo di semplificazione amministrativa e la politica di “better regulation” inizia in Europa a metà degli anni ’90 in virtù di quanto disposto dalla Raccomandazione del Consiglio del 28 maggio 1990 che prevedeva la “Applicazione di una politica di semplificazione amministrativa negli stati membri”. In questa sede ci si propone dunque di analizzare le ultime leggi emanate aventi  tale obiettivo, guardando in una prospettiva di comparazione due Paesi, Italia e Spagna.

In Italia la riforma della PA poggia sulla legge 7 agosto 2015 n. 124 (cd. legge Madia- Renzi)  che prevede deleghe da esercitarsi nell’arco dei 12 mesi dall’approvazione (ad eccezione del decreto sul pubblico impiego per il quale sono previsti 18 mesi). Scadenze che sono state anticipate per la prima tranche di decreti, con il decreto taglia-leggi, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il 15 gennaio 2016. Il primo pacchetto di decreti attuativi relativi a cittadini e imprese è stato presentato in Consiglio dei ministri il 20 gennaio 2016 ove figurano i decreti relativi ad accelerazione dei procedimenti, alla cittadinanza digitale, Conferenza dei servizi, ai procedimenti autorizzativi, al Freedom of Information Act (FOIA) e trasparenza. Un secondo pacchetto di decreti attuativi è stato invece presentato in Consiglio dei ministri il 25 agosto 2016, tra cui figurano i decreti sulla disciplina della dirigenza della Repubblica.

L’art. 1 l. 124/2015 si occupa della Carta della Cittadinanza Digitale. Il Governo, al fine di rendere più semplice l’accesso al cittadino a tutti i dati e a qualunque servizio on line, assegna ad ogni cittadino di un PIN accettato da tutti gli erogatori di servizi. Il Governo è inoltre delegato ad adottare uno o più decreti legislativi volti a modificare o integrare il Codice Amministrativo Digitale (d.lgsl. 82/2005) seguendo una serie di principi direttivi: garantire sicurezza, tempestività e fruibilità dei servizi online delle PA; garantire la alfabetizzazione digitale di taluni dipendenti e l’accesso alla rete internet degli uffici; adeguare l’ordinamento alla disciplina europea in materia di identificazione elettronica.

L’art. 2 della medesima legge rimette tale dovere di semplificazione anche alla Conferenza dei Servizi (indetta dall’amministrazione procedente quando la conclusione positiva del procedimento è subordinata all’acquisizione di più pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, resi da diverse amministrazioni): semplificandone i lavori, riducendo i casi ove tale conferenza è obbligatoria ed i tempi per la convocazione, incentivando l’uso di strumenti informatici e dei tempi di decisione ed introducendo la figura del rappresentante unico delle amministrazioni centrali.

Novità si rinvengono anche per quanto riguarda la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività): vengono individuati con precisione i procedimenti per i quali questa è necessaria, quelli per i quali vige il silenzio assenso e quelli per i quali serve autorizzazione espressa e ne è data comunicazione ai soggetti interessati dei tempi entro i quali si forma il silenzio assenso. È inolre prevista l’adozione di moduli unificati e standardizzati che definiscono esaustivamente, per tipologia di procedimento, i contenuti tipici e la relativa organizzazione dei dati delle istanze, delle segnalazioni e delle comunicazioni e della documentazione da allegare; tali moduli saranno pubblicati sui siti istituzionali delle amministrazioni interessate (art. 6).

Il Governo è inoltre obbligato ad adottare uno o più decreti in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, rispettando i seguenti criteri direttivi: precisazione degli obblighi di pubblicazione dei siti istituzionali, individuazione dei soggetti responsabili dell’irrogazione di sanzioni nel caso di violazione di tali obblighi di trasparenza.

In Spagna l’amministrazione elettronica fu  introdotta già nel 2007 dalla legge n. 11 che ha portato a grandi risultati nel 2010 e soprattutto 2013. Rilevante è l’ultima legge emanata con l’obiettivo di semplificazione; si parla della legge di semplificazione dell’attività amministrativa della amministrazione generale e dei governi locali catalani e di impulso dell’attività economica,  l. 16/2015. Il preambolo di tale legge esplicita come già la l. 26/2010 del regime giuridico e del procedimento amministrativo delle amministrative pubbliche della Cataluña includeva nei suoi articoli una chiara volontà di semplificazione. Tuttavia, è necessario compiere un passo in avanti e configurare la semplificazione amministrativa non come un obbligo della PA ma come un vero diritto soggettivo della cittadinanza, imprese e professionisti. Oggetto della legge del 2015 è il porre in essere principi e criteri che devono seguire le Administraciones Públicas: impulso di attività economiche mediante la soppressione o riduzione dei procedimenti amministrativi per iniziare un’attività economica; semplificazione dell’attività amministrativa della PA; semplificazione delle relazioni tra le amministrazioni; rendere effettivo il diritto i cittadini, imprese e professionisti ad accedere all’esercizio dell’attività economica in forma agile ed efficiente (art.1).

Il titolo II capitolo III di tale legge riguardante i rapporti tra imprese e pubbliche amministrazioni (AAPP),  individua una serie di strumenti per facilitare l’attività economica, tra cui una finestra di unica d’imprese in modo tale che da un unico punto possono realizzarsi tutti i procedimenti. I servizi che tale finestra unica presta comprendono informazioni e procedimenti unificati. Inoltre tale finestra si sostanzia in una rete interamministrativa con il fine di facilitare l’accesso ai procedimenti amministrativi. L’amministrazione generale deve oltremodo porsi quale obiettivo il raggiungimento di strumenti tecnologici idonei a facilitare le adesioni a tale finestra unica. I responsabili devono poirimettere ai singoli Comuni (ayundamientos) le informazioni sulle comunicazioni ricevute dai singoli. L’art 16 l. 16/2015 stabilisce che anche le informazioni di singoli ed imprese devono unificarsi a un unico portale elettronico che deve organizzarsi in modo da facilitare le relazioni tra imprese ed amministrazioni pubbliche.

A conclusione di tale analisi comparatistica è chiaro come la Spagna è precursore rispetto all’Italia per quanto riguarda l’adozione di strumenti di semplificazione amministrativa (dato evidente soprattutto con riguardo all’amministrazione digitale disposta in Spagna ben otto anni prima dell’Italia). Si spera dunque che l’Italia applichi nella pratica tutti gli strumenti predisposti dalla legge.

 

 

Rossella Santonicola

Rossella Santonicola, nasce a Napoli nel 1994, é studentessa di giurisprudenza dell'ateneo federiciano attualmente iscritta al suo ultimo anno. Conseguita la maturità classica, ad indirizzo linguistico a Nocera inferiore (provincia di Salerno), città dove vive fin dalla nascita, segue poi la sua passione per lo studio del diritto. L'ammirazione per il diritto e per le lingue e culture europee la portano a studiare per un semestre diritto e Amministrazione delle Imprese all'Università cattolica di Pamplona (Spagna), grazie alla vincita di una borsa del progetto europeo ‘Erasmus’. Questa esperienza le apre nuovi orizzonti fino a farle sviluppare propensione per le materie che riguardano la Pubblica Amministrazione e la comparazione tra ordinamenti giuridici, che la conduce ad uno studio critico e ragionato del diritto. A conclusione del suo percorso universitario è attualmente impegnata a scrivere la tesi in diritto amministrativo comparato dal titolo "La prevenzione e il contrasto della corruzione. Prospettive di diritto comparato tra Italia e Francia". Da sempre amante della lettura, nel tempo libero si dedica a classici e romanzi. Ama viaggiare, scoprire posti nuovi, conoscere nuove culture e relazionarsi con persone sempre diverse. email: rossella.santonicola@iusinitinere.it

Un pensiero su “Semplificazione amministrativa, primato italiano o spagnolo?

  • Cosimo Cucchiara

    complimenti per la chiarezza e la definizione comparativa dell’argomento cosi particolare che ha risvolti sulla vita quotidiana sia sui cittadini che sui laavoratori che applicano il diritto amministrativo nella gestione delle procedure. BY cucchiaracosimo.altervista. org

Lascia un commento