venerdì, Marzo 29, 2024
Uncategorized

Stop alla Fatturazione a 28 Giorni: emendamento in Commissione Bilancio e rilancio dei Consumatori

Dopo l’appello di Francesco Posteraro, commissario Agcom, che lamentava gli scarsi strumenti a disposizione dell’Autorità per sanzionare comportamenti scorretti come la fatturazione a 28 giorni, è stata presentata una proposta di legge da parte della deputata Pd Alessia Morani per mettere fine a tale pratica, rafforzare il potere dell’Autorità e permettere alle società di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali solo per giustificati motivi. Il 23 ottobre scorso poi, con l’emendamento del senatore Pd Stefano Esposito nella Commissione Bilancio del Senato, è stata inserita nel decreto fiscale una norma che ricalca la proposta di legge della deputata Morani.

Numerose società nel campo delle telecomunicazioni e delle pay tv, a partire dal 2015, hanno iniziato ad applicare questa, come l’ha definita lo stesso ministro Calenda, scorretta prassi contrattuale. La proposta introdurrebbe infatti multe fino a cinque milioni di euro per tutte quelle società che non si adeguano alla fatturazione mensile. Con la formula a quattro settimane, per i consumatori, c’è stato un aumento medio di spesa su base annua del 8,6 % – equivale di fatto a una mensilità in più -che ha portato, fino ad oggi, ad una somma indebitamente percepita di circa 1,19 miliardi di euro da parte di società operanti in questo settore. Il testo della proposta prevede inoltre, a carico dell’operatore sanzionato,«un indennizzo forfettario, non inferiore a euro 50, in favore di ciascun utente interessato dalla illegittima fatturazione».

Il Codacons e altre associazioni di consumatori hanno richiesto però anche la restituzione degli 1,19 miliardi indebitamente percepiti: la stessa associazione ha già presentato esposti in 104 procure ed ha annunciato di essere pronta ad una class action nel caso in cui non venga rimborsata la somma incassata. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha dichiarato in proposito che «vietare la pratica di fatturazione a 28 giorni, peraltro già dichiarata fuorilegge dall’Agcom, non basta: qualsiasi provvedimento legislativo del Governo in tal senso dovrà necessariamente tenere conto dei rimborsi spettanti agli utenti. Questo perché se è illegale emettere bollette ogni 28 giorni, sono nulli tutti gli effetti che derivano da tale pratica, compresi i maggiori ricavi incassati dalle compagnie telefoniche dal 2015 a oggi che dovranno interamente essere restituiti ai consumatori».Anche secondo il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda si tratta di una pratica scorretta messa in campo dagli operatori delle telecomunicazioni e, sebbene la norma inserita nel decreto fiscale, sia una misura pro futuro, è auspicabile che l’Agcom riesca a sanzionare le condotte passate e che i consumatori possano essere rimborsati.

Per contro, l’Asstel, associazione di categoria che rappresenta le imprese che operano nel campo delle telecomunicazioni, in una nota di qualche giorno fa, ha comunicato che «gli operatori telefonici che propongono un periodo di fatturazione a 28 giorni hanno adottato comportamenti legittimi in quanto la tariffazione è a tutti gli effetti una componente dell’offerta commerciale» e che «va salvaguardato il modello liberalizzato che ha caratterizzato il mercato della telefonia negli ultimi venti anni». Per questo motivo «intervenire con un obbligo legislativo sui prezzi andrebbe contro tutto questo e ci porterebbe in un quadro normativo di dubbia compatibilità con quello europeo».
Non è quindi da limitare la facoltà delle compagnie telefoniche di alzare i prezzi, ma sono da proteggere e tutelare nel miglior modo possibile i consumatori soggetti a pratiche, come la fatturazione a 28 giorni, che hanno come unico ed esclusivo obiettivo la creazione di un ricavo sempre maggiore a cui non corrisponde nessun servizio aggiuntivo o vantaggio per i consumatori.

Bibliografia:
A. GAGLIARDI, «Compagnie telefoniche e pay tv, stop bollette a 28 giorni per tutti», in Il Sole 24 Ore, 24
ottobre 2017, disponibile a 24/dl-fiscale-
emendamento-pd- stop-bollette- 28-giorni- tutti– 132622.shtml?uuid=AEBGJjuC.
F. PRISCO, «Bollette a 28 giorni, il rilancio dei consumatori: adesso legge e rimborsi», in Il Sole 24 Ore, 24
ottobre 2017, disponibile presso territori/2017-10-
24/bollette-28- giorni-rilancio- consumatori-adesso- legge-e- rimborsi-155420.shtml?uuid=AETOMluC.
STUDIO CATALDI, «Bollette a 28 giorni: in arrivo rimborsi da 50 euro», in Rassegna stampa CODACONS,
24 ottobre 2017, disponibile presso giorni-arrivo- rimborsi-50- euro/.

A cura di Amedeo Volpi (Bocconi Students Advocacy & Litigation)

Lascia un commento