giovedì, Marzo 28, 2024
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Il TAR Lazio conferma il provvedimento dell’AGCM contro la RAI per pubblicità occulta

 

 

I giudici del TAR Lazio si sono pronunciati con sentenza  n. 9917 il 26 settembre, relativamente al ricorso proposto dalla RAI per l’annullamento del provvedimento adottato dall’AGCM nel 2009 con cui l’Autorità Garante aveva irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 60.000 a carico della RAI.

Era infatti stata accertata la sussistenza della presunta pratica commerciale ingannevole, nella forma della pubblicità occulta, posta in essere durante la trasmissione “Mattina in famiglia” dall’allora conduttrice, Sig. Adriana Volpe, in favore dell’azienda di gioielli Nardelli s.r.l.,  mediante il ricorso alla continua esposizione di monili della summenzionata società.

La RAI nel ricorso oggetto di sentenza lamentava, in primis, l’incompetenza dell’AGCM in favore dell’ AGCOM, trattandosi di una fattispecie in cui veniva in rilievo non tanto l’esigenza di tutela del consumatore, quanto, piuttosto, quella del telespettatore; la condotta sarebbe pertanto dovuta essere valutata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), trattandosi nella specie di un’omissione di informazioni relativamente alla presenza di prodotti commerciali all’interno della trasmissione.

E’ opportuno che sul punto venga richiamato l’art. 22 del Codice del consumo che, nel secondo comma, a proposito delle condotte omissive ingannevoli, spiega che può ben intendersi tale quella in cui il professionista non indica l’intento commerciale della pratica stessa, se questa non appaia evidente dal contesto. Si tratta pertanto di una pratica lesiva dell’interesse del consumatore che non è lasciato libero di autodeterminarsi, consumatore alla cui tutela è preposta l’attività dell’AGCM, onde evitare ogni forma impropria di condizionamento a suo danno.

Ancora, la RAI ritiene illegittimo qualificare il caso in esame come una fattispecie di pubblicità occulta, trattandosi di mera esposizione di gioielli privi di qualsivoglia marchio o elemento identificativo idoneo a ricondurli alla società in questione, mancando, per di più ogni suggestione o invito che esplicitamente o meno, possa rimandare all’acquisto del prodotto. Si tratterebbe pertanto, di un provvedimento, quello dell’AGCM, basato su meri indici presuntivi.

L’Autorità, però, ritiene che l’avvenuta ripresa continua e reiterata dei gioielli in questione, ha consentito non soltanto una inquadratura degli stessi ben visibile agli spettatori, ma anche e soprattutto una loro valorizzazione dovuta al posizionamento; sarebbe proprio l’inquadratura sopra richiamata a rappresentare chiaramente l’intento promozionale del prodotto, sotteso alla condotta tenuta dalla conduttrice e non corretta dalla RAI. Si concreta infatti una precisa tipologia di pubblicità occulta, nota come product placement che si estrinseca nell’esibizione di un prodotto di un’azienda all’interno di un contesto di intrattenimento, allo scopo promozionale.

Inoltre i giudici amministrativi, per giungere ad una decisione hanno individuato due criteri dirimenti, quello dell’esibizione casuale o meno, sporadica o meno del prodotto, che lascia chiaramente deporre nel senso dell’innaturalità dell’esposizione dei monili che appare senza dubbio forzata e quella della strumentalità dello stesso rispetto al contesto di riferimento.

Sulla base di tali ultime valutazioni, pertanto, i giudici respingono il ricorso della RAI, confermando il provvedimento dell’AGCM e la relativa sanzione amministrativa pecuniaria.

 

Chiara Svampa

Chiara Svampa nasce a Napoli nel novembre del 1993. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il liceo Umberto I di Napoli, si iscrive al Dipartimento di Giurisprudenza presso l'università Federico II di Napoli dove attualmente frequenta l'ultimo anno. Sin da subito animata da grande passione, con il progredire degli studi si interessa in particolar modo al Diritto Amministrativo. A conclusione del suo percorso universitario è infatti impegnata nella redazione della tesi in Diritto Amministrativo relativa alle nuove modalità di conclusione del procedimento amministrativo, seguita dalla Prof. Spagnuolo Vigorita.

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