giovedì, Marzo 28, 2024
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Vendesi nuda proprietà!

Vi sarà capitato molte volte di leggere su alcune brochure di vendita di appartamenti la voce, “vendesi nuda proprietà” e talvolta a prezzi abbastanza vantaggiosi.  Sarà un’occasione da prendere al volo?

Vediamo di cosa si tratta.

La nuda proprietà, si riferisce all’istituto dell’usufrutto: ai sensi dell’art 981 del c.c., “L’usufruttuario ha diritto di godere della cosa, ma deve rispettarne la destinazione economica.
Egli può trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare, fermi i limiti stabiliti in questo capo”.

L’usufrutto rientra i di dritti reali di godimento su cosa altrui, i quali conferiscono la possibilità al titolare di poter esercitare sulla cosa di proprietà altrui facoltà di godimento che rientrano nel diritto di proprietà di cui si determina una compressione.  Trattasi però di diritti reali limitati o parziari perché la proprietà conserva inalterata la sua essenza, semplicemente si comprime per far si che altri possano godere del bene in questione; infatti ove il diritto reale venga meno essa si riespande nella sua interezza.

L’usufrutto, consiste dunque nel diritto di un soggetto (usufruttuario) di godere di un bene di proprietà di un altro soggetto (nudo proprietario) e di raccoglierne i frutti, ma con l’obbligo di rispettarne la destinazione economica.

Può avere ad oggetto, qualsiasi bene mobile o immobile: nel caso in cui l’usufruttuario apporti dei miglioramenti al bene in questione, avrà diritto ad un indennizzo, sempre però che tali modifiche al bene non ne comportino un’alterazione della destinazione economica (immaginiamo una vasta distesa di terreno stravolta poi in un campetto da calcio).

Spetterà inoltre all’usufruttuario, effettuare le spese per la custodia, l’amministrazione e la manutenzione ordinaria ed è altresì tenuto al pagamento dei carichi annuali come imposte, rendite fondiarie e canoni.

La caratteristica fondamentale dell’istituto dell’usufrutto è la sua durata, che non può eccedere la vita dell’usufruttuario per cui non sarà mai ereditariamente trasmissibile.

Dal canto suo il nudo proprietario, ossia il titolare della proprietà del bene ma non del godimento dello stesso in quanto temporaneamente posseduto dal usufruttuario, potrà cedere e quindi vendere ma anche ipotecare il suo diritto. Potrà vendere però solo il titolo di proprietario e non anche il godimento (la nuda proprietà infatti è il valore del bene decurtato dal valore dell’usufrutto).

Ad oggi, di fronte alla crisi delle compravendite immobiliari, la vendita della semplice nuda proprietà può essere d’aiuto.

Chi acquista la nuda proprietà dovrà essere consapevole di non poter immediatamente godere dell’immobile, ma dovrà attendere la morte dell’usufruttuario. Il suo acquisto, però, sarà sicuramente vantaggioso e questo per due aspetti  fondamentali:

  • Da un lato acquisterà l’immobile ad un prezzo nettamente inferiore al valore di mercato dello stesso, in quanto bisognerà rapportarlo all’età dell’usufruttuario;
  • Intanto che si giunga all’estinzione dell’usufrutto, il bene aumenterà il suo valore di mercato e potrà dunque ottenere maggiori introiti da una ipotetica vendita.

 

Anna Formicola

Anna Formicola, iscritta all'ultimo anno del corso di laurea in Giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli, ha iniziato il suo corso di studi già con una matura passione per l'ambito civilistico. La sua penna è semplice, ma diretta. Arrivare al dunque e rendere l'argomento accessibile a tutti i lettori, è il suo obiettivo principale. Masticare il diritto non è una cosa facile, ma grazie all'ausilio di casi concreti e vicini alla relatà quotidiana, i suoi articoli saranno piacevoli da leggere e accresceranno di certo le vostre conoscenze.

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