giovedì, Dicembre 12, 2024
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Le ONG e il diritto degli investimenti stranieri

Il ruolo delle Organizzazioni non governative (ONG) quali soggetti del diritto internazionale degli investimenti è un fenomeno relativamente nuovo, che si pone in senso diametralmente opposto a quello svolto dalle imprese multinazionali. Mentre queste ultime, infatti, utilizzano il diritto quale strumento per conformare standards di tutela per gli investimenti stranieri, grazie anche alla flessibilità dello strumento dell’arbitrato commerciale, le ONG hanno concentrato il loro operato nel campo dei diritti umani e della protezione dell’ambiente.

L’emersione di questi nuovi gruppi e dei loro interessi nell’ambito del diritto internazionale degli investimenti si è avuta a seguito delle contestazioni relative al progetto MAI (Mutilateral Agreement on Investments) in sede OCSE; le ONG, sostenendo il punto di vista dei Paesi in via di sviluppo, contrastavano infatti l’adozione di un “codice” degli investimenti perché esso avrebbe enfatizzato la protezione delle multinazionali a scapito di quella ambientale dalle attività delle imprese stesse e a quella relativa ai diritti umani dei gruppi indigeni, pure interessati da queste operazioni.

L’attività delle ONG ha peraltro avuto un riverbero anche sulla composizione delle controversie in materia di investimenti stranieri: esse hanno infatti iniziato procedimenti arbitrali dinanzi alle corti nazionali delle multinazionali responsabili delle violazioni, e sono proprio queste ultime a dare luogo alle controversie, laddove invece l’arbitrato internazionale in materia di investimenti nasce quale strumento per dare tutela agli investitori contro le interferenze dell’host State.

È evidente quindi che le ONG rivestano un ruolo significativo nella futura evoluzione del diritto degli investimenti stranieri, ruolo che potrà contribuire ad elaborare, ad esempio, la responsabilità delle imprese multinazionali in caso di misconduct; la costruzione di questo diritto su basi puramente economiche non è più sostenibile, dal momento che non è ormai possibile prescindere dall’impatto sociale e politico degli investimenti internazionali.

Francesca Salvatore

Francesca Salvatore, napoletana, classe 1993. Studentessa di Giurisprudenza all'Università Federico II, laureanda in Diritto del commercio internazionale con una tesi sul capitolo 11 dell'Accordo Nordamericano di libero scambio, relativo alla tutela degli investimenti stranieri. Iscritta a ELSA Napoli, parteciperà alla 16esima edizione della ELSA Moot Court Competition, organizzata con la partnership della WTO.

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