Arope: indicatore della strategia Europa 2020
AROPE[1] (people at risk of poverty or social exclusion) è l’indicatore formalizzato per il monitoraggio dell’attuazione della strategia Europa 2020, formulato nel 2010 come nuovo indicatore primario di povertà ed esclusione sociale, con l’obiettivo di misurare statisticamente gli aspetti immateriali di questi temi, al fine di migliorare la valutazione dell’aspetto multidimensionale della povertà e dell’esclusione sociale; è una combinazione di tre indicatori: il tasso di rischio di povertà, il tasso di grave deprivazione materiale e il tasso di intensità di lavoro molto bassa, misurati sulla base di tre criteri: reddito, spese non monetarie e occupazione/lavoro.
Ma prima di osservare i risultati che l’Eurostat e SILC hanno ottenuto dall’analisi di questo indicatore, bisogna spiegare brevemente cos’è la strategia Europa 2020.
La strategia Europa 2020 promuove l’inclusione sociale, in particolare attraverso la riduzione della povertà, mirando a sollevare almeno 20 milioni di persone dal rischio di povertà e di esclusione sociale; nello specifico nella categoria “a rischio di povertà” rientrano le persone con un reddito disponibile equivalente o inferiore alla soglia di rischio di povertà, fissata al 60% del reddito nazionale mediano, mentre nella categoria “gravemente svantaggiate materialmente” rientrano coloro che hanno condizioni di vita gravemente vincolate dalla mancanza di risorse; e infine nell’ultima categorie rientrano soggetti di età compresa tra 0 e 59 anni che vivono in famiglie in cui gli adulti (di età compresa tra 18 e 59 anni) lavorano il 20% o meno del loro potenziale lavorativo totale nell’ultimo anno.[2]
AROPE, anno 2017[3]
L’indicatore – utilizzato per osservare se la strategia ha raggiunto i propri obiettivi – mostra la percentuale della popolazione che è a rischio di povertà dopo i trasferimenti sociali o persone che vivono in famiglie con intensità di lavoro pari a zero o molto bassa o persone che a causa della mancanza di mezzi finanziari non riescono a permettersi almeno quattro di questi elementi: 1) riscaldamento adeguato di un’abitazione; 2) una vacanza annuale di una settimana; 3) un pasto con carne o pesce ogni due giorni; 4) affrontare spese impreviste; 5) arretrati su ipoteca o affitto, bollette, rate di acquisto di noleggio o altri pagamenti di prestito; 6) un telefono; 7) un televisore a colori; 8) una lavatrice; 9) una macchina.
Per comprendere meglio il problema di molteplici motivi di vulnerabilità e di deprivazione materiale, alcuni autori propongono di monitorare la povertà costante, vale a dire la popolazione contemporaneamente a rischio di povertà e in condizioni di estrema deprivazione materiale; infatti circa il 40% della popolazione esposta ad un rischio di povertà o all’esclusione sociale si trovano graficamente nell’intersezione dei tre diversi parametri dell’indicatore AROPW e si osserva che la sovrapposizione più bassa è tra gli indicatori di bassa intensità di lavoro e di privazione del materiale.
SILC, ha elaborato una ricerca in cui ha analizzato diversi Paesi osservando nello specifico la Repubblica di Serbia in cui il 38,7% della popolazione (2,72 milioni) è a rischio di povertà o esclusione sociale, valore significativamente superiore al valore medio per i 28 paesi dell’UE che è circa il 23,5%; altra percentuale più elevata di popolazione è stata registrata in Bulgaria (40,4%) e Romania (38,8%)[4].
Tasso di rischio di povertà o di esclusione sociale nella Repubblica di Serbia nel 2016%
Nota: il periodo di riferimento per i dati raccolti relativi a:
reddito – anno 2015;
deprivazione materiale – anno 2016. Fonte: SILC
Tasso di rischio di povertà o di esclusione sociale nella Repubblica di Serbia nel 2015 %
Nota: il periodo di riferimento per i dati raccolti relativi a:
reddito – anno 2014;
deprivazione materiale – anno 2015. Fonte: SILC
Tasso di rischio di povertà o di esclusione sociale nella Repubblica di Serbia nel 2014%
Nota: il periodo di riferimento per i dati raccolti relativi a:
reddito – anno 2013;
deprivazione materiale – anno 2014. Fonte: SILC
Tasso di rischio di povertà o di esclusione sociale nella Repubblica di Serbia nel 2013%
Nota: il periodo di riferimento per i dati raccolti relativi a:
reddito – anno 2012;
deprivazione materiale – anno 2013. Fonte: SILC
In conclusione, AROPE non misura la ricchezza o la povertà, ma il reddito basso rispetto ad altri residenti in quel Paese, il che non implica necessariamente un basso tenore di vita; infatti il tasso di rischio di povertà prima dei trasferimenti sociali viene calcolato come la percentuale di persone che hanno un reddito – disponibile prima dei trasferimenti sociali – inferiore alla soglia di rischio di povertà calcolata dopo i trasferimenti sociali ed esamina l’ipotetica inesistenza di quest’ultimi. Infine, il persistente tasso di rischio di povertà mostra la percentuale della popolazione che vive nelle famiglie in cui il reddito disponibile equivalente è inferiore alla soglia di rischio di povertà e il calcolo richiede uno strumento longitudinale, ovvero l’analisi statistica avviene secondo l’osservazione di quattro anni consecutivi.[5]
[1]AROPE corrisponde alla somma delle persone a rischio povertà o gravemente private o che vivono in una famiglia con un’intensità di lavoro molto bassa e indica la % della popolazione a rischio povertà o esclusione sociale.
[2]People at risk of poverty or social exclusion, disponibile qui: https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-datasets/-/t2020_50&lang=en
[3] Archive: People at risk of poverty or social exclusion, disponibile qui: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/People_at_risk_of_poverty_or_social_exclusion
[4] People at risk of poverty or social exclusion (AROPE), disponibile qui:
[5] Glossary: At risk of poverty rate, disponibile qui: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Glossary:At-risk-of-poverty_rate
Fonte immagine:
Laureata in Sociologia all’Università di Napoli “Federico II”, tesi di laurea in Statistica per la ricerca sociale sulla comparazione degli indicatori economici e sociali che si usano per misurare il grado di povertà di un Paese.
Laureata con lode in Comunicazione, Valutazione e Ricerca Sociale presso l’Università di Roma “La Sapienza”, tesi di laurea in Sociobiologia e Teoria dei giochi, per l’analisi dell’agire strategico cooperativo in riferimento al suo grado di funzionamento all’interno della società.
Area di interesse: Politica Economica
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