Parcheggi su strisce blu. Il giudice di pace si pronuncia: se il parcometro non è abilitato al pagamento tramite bancomat la sosta è gratuita.
Novità significative riguardanti i “parcheggi su strisce blu” sono state introdotte dalla legge di stabilità 2016 (l. 208 del 2015). Il comma 901 di tale legge prevede che entro il 1° luglio 2016 il Ministero Economia e Finanze avrebbe dovuto emanare un decreto per l’adeguamento volto ad assicurare la corretta applicazione di un regolamento UE (si tratta del n. 751/2015 ). Tale normativa integra infatti il decreto legislativo 285/1992, cd. Codice della strada, che prevede attualmente all’art. 7 comma 1 lettera f) delle aree destinata a parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, delegando la previsione delle relative condizioni e tariffe alle direttive del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Sulla sosta degli autoveicoli all’interno delle cd. Strisce blu si distingue la sosta tariffata: ove la tariffazione è a tempo indeterminato sotto la regola del “puoi sostare quanto vuoi purché paghi”; qui il codice della strada lascia la facoltà ai Comuni di non determinare le sanzioni in caso di illecito, tale sosta è potenzialmente ‘eterna’. Differente è il caso della sosta regolamentata ove la dimensione della tariffa è calcolata sulla base di elementi più vari quali il regime della sosta a seconda delle diverse zone urbane, delle diverse tipologie di veicoli (in base alla cilindrata ed al livello di inquinamento), le fasce orarie ed i giorni, feriali o festivi, in cui gli automobilisti usufruiscono del servizio. È questo il caso degli stalli momentanei che possono ospitare la macchina per un tempo limitato, solitamente per motivi di circolazione, regolamentati dal Comune con specifiche ordinanze. Come è chiaro nel caso in cui l’automobilista parcheggi senza pagare la sosta commette un’infrazione del codice della strada punibile con sanzione amministrativa regolamentata in un minimo di euro 41 fino ad un massimo di euro 169.
Interessante risulta essere la novità introdotta dalla legge di stabilità 2016 richiamata dalla sentenza del Giudice di pace di Fondi Giovanni Pesce del 21 febbraio 2016. La sentenza accoglieva il ricorso presentato da una donna praticante avvocato avverso il Comune. La ricorrente aveva parcheggiato la propria automobile nelle strisce adibite a parcheggio a pagamento e non disponendo di monete aveva deciso di non pagare il parcheggio in quanto il parchimetro non accettava pagamenti via bancomat e neanche banconote. Viene condannata ad una multa di 41 euro e decide di fare ricorso, il giudice di pace di Fondi accoglie il ricorso adducendo che “gli automobilisti in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat, potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati”. La sentenza richiama inoltre la legge di stabilità 2016 in base al quale dal primo luglio “è esteso anche ai dispositivi di controllo di durata della sosta, l’obbligo di accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito”.
Già il comma 901 della legge 208 del 2015 cd. Legge di stabilità 2016 aveva previsto l’abilitazione dei parcometri al pagamento tramite bancomat entro il 1° luglio 2016, tuttavia, le difficoltà di natura tecnica e l’attesa di un decreto del MEF che avrebbe dovuto essere emanato entro il 1° febbraio 2016 (ma che di fatto non è mai stato emanato) hanno posticipato tale adeguamento. Quanto alle suddette “difficoltà di natura tecnica” le ditte che gestiscono tali aree hanno fatto ricorso alla lettera della norma per cui “l’obbligo di adeguamento non trova applicazione nei casi di oggettiva difficoltà tecnica” per ritardare la modifica dei parcometri.
In virtù della legge di stabilità 2016 e di tale sentenza definita in dottrina ‘pilota’ si auspica un adeguamento dei parcometri (sulla scia dei Comuni di Firenze e Siracusa che per primi hanno provveduto al suddetto adeguamento) da parte delle ditte che si occupano di gestire le zone adibite a parcheggio per evitare un sicuro crollo degli incassi.
Rossella Santonicola, nasce a Napoli nel 1994, é studentessa di giurisprudenza dell’ateneo federiciano attualmente iscritta al suo ultimo anno.
Conseguita la maturità classica, ad indirizzo linguistico a Nocera inferiore (provincia di Salerno), città dove vive fin dalla nascita, segue poi la sua passione per lo studio del diritto.
L’ammirazione per il diritto e per le lingue e culture europee la portano a studiare per un semestre diritto e Amministrazione delle Imprese all’Università cattolica di Pamplona (Spagna), grazie alla vincita di una borsa del progetto europeo ‘Erasmus’. Questa esperienza le apre nuovi orizzonti fino a farle sviluppare propensione per le materie che riguardano la Pubblica Amministrazione e la comparazione tra ordinamenti giuridici, che la conduce ad uno studio critico e ragionato del diritto.
A conclusione del suo percorso universitario è attualmente impegnata a scrivere la tesi in diritto amministrativo comparato dal titolo “La prevenzione e il contrasto della corruzione. Prospettive di diritto comparato tra Italia e Francia”.
Da sempre amante della lettura, nel tempo libero si dedica a classici e romanzi. Ama viaggiare, scoprire posti nuovi, conoscere nuove culture e relazionarsi con persone sempre diverse.
email: rossella.santonicola@iusinitinere.it